Ieri il cda Rai ha approvato i palinsesti della prossima stagione tv
Oltre a Raiuno, di cui abbiamo ampiamente parlato nei giorni scorsi con le principali novità raccontate dal direttore Teodoli (Clerici con Portobello, Insinna all’Eredità, Alberto Angela con Ulisse, Fiorello e Baglioni bis), importanti sono anche le novità degli altri due canali della rete ammiraglia. Licia Colò rientrerà dopo anni nel servizio pubblico ed approderà su Raidue con Niagara, nel prime time del lunedì nella collocazione che fu di Voyager. Sempre per il prime time della seconda rete, confermati Nemo (Enrico Lucci si occuperà anche di un altro programma di inchieste) e Pechino Express, che quest’anno esplorerà l’Africa (senza la Brigliadori). Confermati poi Stasera tutto è possibile con Amadeus, Mai più bullismo ma senza Pablo Trincia, e ci sarà un nuovo un cooking show. Al pomeriggio dovrebbe arrivare un «social quiz» condotto da Costantino Della Gherardesca. Gabriele Corsi ed Andrea Delogu saranno i protagonisti del sabato pomeriggio con il nuovo Quelli che il calcio Serie B. Alla domenica, il programma verrà condotto sempre da Luca e Paolo. Previsti poi due ritorni di fiamma. Quelli di Milo Infante nel weekend e di Giovanni Muciaccia con un quotidiano.Un altro ritorno foriero di discussioni è quello di Serena Dandini su Raitre, dove condurrà al giovedì un ciclo di quattro numeri de Le tv delle ragazze Trent’anni dopo, lo storico show che ovviamente verrà rivisitato in chiave moderna. La Dandini era stata costretta ad andarsene nel 2011 con la chiusura di Parla con me. Sempre sulla terza rete, il vuoto lasciato al sabato da Alberto Angela sarà colmato da Il Borgo dei Borghi. Novità anche Vinili con interviste di Riccardo Rossi e Le ragazze, un racconto delle donne dagli anni ’40 al 2000 attraverso dei match divisi in decenni. Confermata, Bianca Berlinguer con Carta Bianca. Lucia Annunziata avrà oltre all’appuntamento domenicale con In mezz’ora una seconda serata sulla politica estera. Tornerà infine Andrea Vianello, che lascerà Raiuno per raccontare storie attraverso il calcio.
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