Instagram lancia la sua tv

Instagram lancia la sua tv

«Gli adolescenti guardano il 40 per cento in meno di tv rispetto a 5 anni fa». Strike.

Kevin Systrom, fondatore e amministratore delegato di Instagram, ha aperto così l’evento di lancio della nuova piattaforma video, Igtv, che si è tenuto a San Francisco mercoledì 20 giugno.
Il 34enne ha messo sul piatto altri due dati: 1) Instagram, acquistata da Facebook nel 2012, è ormai utilizzata da un miliardo di persone al mese;

  2) all’interno dell’app, la crescita della fruizione di video è del 60 per cento su base annua.
Ecco perché è arrivato il momento di fare l’ingresso ufficiale nel sempre più promettente — e affollato — mercato dei filmati online (di qualità). Le Storie a scomparsa, scippate a Snapchat, sono state un ottimo cavallo di Troia. Ora si tenta il passo in più.

Un’altra manciata di dati:
• secondo Zenith, il 2018 sarà l’anno in cui la pubblicità su Internet supererà quella televisiva di 40 miliardi di dollari a livello globale.
• Dopo il sorpasso dello scorso anno, dunque, il divario aumenta soprattutto a cavallo del mobile, che crescerà del 25 per cento arrivando a rappresentare il 60 per cento degli investimenti pubblicitari sul web e il 24 per cento di quelli totali.
Ecco perché (ancora) Instagram partecipa alla corsa a perdifiato dei colossi del digitale per mettere a disposizione materiale rilevante e in grado di catturare e trattenere web-spettatori, mentre il famigerato articolo 13 della Direttiva europea sul copyright spinge di fatto nella stessa direzione con il rispetto dei diritti d’autore in cima alla lista delle priorità (da realizzare anche con il rischio di pagare un prezzo, in termini di libertà, troppo alto).

A proposito della corsa a perdifiato, si pensi che la sola Apple, nell’ultima settimana, ha siglato un accordo con Oprah Winfrey e ha iniziato a muoversi sul fronte dei contenuti per bambini. Intanto Facebook si è dato ai quiz (e ai telegiornali) e Amazon si è comprata i diritti della Premier League.

Instagram si sdoppia e riparte dai fondamentali puntando sui suoi iscritti e sui cosiddetti «creator» (gli youtuber — in sostanza — se non sei YouTube e non vuoi nominare il tuo nuovo rivale ma stai facendo riferimento agli utenti noti e creativi): la nuova Igtv (iOs e Android) è un’applicazione a se stante, con una sezione in quella principale. Semplice il funzionamento e chiaro l’obiettivo: la apri e i video partono direttamente, senza dover digitare alcunché (come accade con la tv), e coprono l’intero schermo dello smartphone. Puoi scegliere fra una selezione a te dedicata, i filmati delle persone che segui su Instagram e quelli popolari.
La (prima) vera novità è la durata: dagli attuali 15 secondi delle Storie e dal minuto dei post, con Igtv tutti potranno spingersi a 10 minuti. Alcuni creator potranno superare l’ora e si arriverà più avanti a un tempo di trasmissione illimitato.
Systrom non ha fretta, sa di avere potenzialità maggiori della casa madre Facebook: per ora la pubblicità resta fuori e i creator non vengono sostenuti economicamente in alcun modo, mentre il social blu ha appena dedicato loro una piattaforma per entrare in contatto con gli sponsor. Anche perché bisognerà vedere quanto i vari Laudry o King Bach — fra le (web)star già coinvolte — saranno in grado di tenere in piedi e far correre il progetto, destinato a ospitare in futuro produzioni originali ad hoc.

La piattaforma c’è, il pubblico anche: la partita, per tutti, è quella dei contenuti.

Martina Pennisi, Corriere.it

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