Lo spot è straordinario: il pomodoro (prima il frutto e poi la passata) è protagonista della scena con gli Elii (Elio, Faso, Cesareo e Rocco Tanica) che cantano tra un campo di pomodori e una casa rustica, che ricorda alcuni seducenti arredamenti delle masserie pugliesi. Dieci e lode al regista Marco Santi, che ha saputo restituire pienamente l’ironia garbata della band al servizio dello spot.
Unico neo: mancava Mangoni, vero volto carismatico del gruppo; il Supergiovane che entusiasma il pubblico durante le esibizioni dal vivo. Per appeal sui fan, Mangoni è il nostro Simon Le Bon. Tante pubblicità e zero nuovi dischi per gli Elii. In fondo penso (forse presuntuosamente) di averli capiti: non ha più senso sbattersi per un nuovo lavoro discografico; il mondo musicale gira attorno all’abisso e premia squinternate non-composizioni, figlie di assurdi innamoramenti per la trap e sottogeneri affini.
La pubblicità sembra un territorio congeniale alla creatività della band: mi era molto piaciuto anche lo spot per McDonald’s, che aveva raccolto stupide critiche acrimoniose. Ma il gruppo non ha smesso di fare musica live, gira i teatri con lo spettacolo Mi resta solo un dente e cerco di riavvitarlo ed il 26 maggio si aprirà al mondo con una nuova edizione del Concertozzo che si terrà a Monza.
Il Concertozzo è un evento che intreccia interesse per la vera musica (brani suonati dal vivo, zero preregistrazioni e vade retro autotune) e divulgazione sulle tante associazioni che lavorano con le persone disabili. La band continua imperterrita a proseguire il proprio percorso, arcinemico dell’ignoranza musicale e di chi trascura il valore di band come i Beatles e gli Earth, Wind & Fire (e magari non conosce gli innesti straordinari, tipo gli Earth, Wind & Fire che cantano i Beatles: Got to Get You into My Life, ossia il capolavoro che supera l’originale e salva il pessimo film Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band).