Samuele Bersani, in una intervista al Corriere, si è soffermato sulla tragedia dell’alluvione in Emilia Romagna: “Non riesco a pensare ad altro da giorni. Sono straziato”. E poi ha spiegato: “Leggo dei ragazzi che si stanno organizzando con le vanghe per andare a scavare e ci sto pensando. Farei qualunque cosa”.
Brutti ricordi d’infanzia Samuele Bersani è nato a Rimini e cresciuto a Cattolica. Vive a Bologna da tempo, ma ha raccontato di avere impresso un ricordo di infanzia che lo riporta alla sua casa sommersa dall’acqua: “Nel 1976 ho vissuto l’alluvione di Cattolica. Questa volta si è salvata per miracolo, allora non c’erano le vasche di raccoglimento, le fogne buttavano fuori tutto e noi vivevamo in una casa sotto il livello del mare. Sono figlio di uno che ha perso tutti i suoi ricordi e li ha visti galleggiare”.
Il messaggio social Sui social Bersani ha scritto “Sconvolto dalle immagini che arrivano dalla mia Romagna, è un tonfo al cuore vederla piegata, in ginocchio”, per poi aggiungere: “Ve bene che i romagnoli siano fortissimi per loro natura e non si faranno spezzare nemmeno questa volta ma i poveri cristi che oggi hanno perso tutto non vanno lasciati soli, devono essere aiutati alla svelta a ripartire”.
“È un disastro, ci vorranno anni” “La devastazione vista dall’alto sembra quella del Giappone dopo lo tsunami. È un disastro, ci vorranno anni”, ha spiegato Samuele Bersani. “Forse si sarebbero dovuti verificare meglio torrenti e fiumi, ma non mi addentro nel lavoro altrui. Quel che so è che purtroppo fra pochi giorni si spegnerà la luce su questa tragedia perché magari Harry e Meghan divorziano. Mi preoccupa veder calare l’attenzione” ha sottolineato.
Solidarietà benefica Al cantautore viene chiesto se pensa a un evento musicale benefico: “Ora è presto, ma bisognerà tenere alta l’attenzione. Non per forza con un concerto, che in sé risolve poco”, e poi ha aggiunto: “Quando abbiamo fatto il singolo per beneficenza, Domani, è stato un modo per creare un senso di collettività. Ma qui ci sono miliardi di euro di problema economico, non basta una colletta. C’è bisogno di una mossa politica prima di tutto. Poi noi faremo tutto il possibile”.