Dopo le voci di una trattativa traballante, arriva l’ufficialità: lo showman torna ufficialmente in Rai. Non in un varietà in prima serata come si era pensato, ma in un progetto che partirà in autunno sulla piattaforma digitale del Servizio Pubblico
Rischiava di concludersi con un nulla di fatto, almeno stando a certe notizie circolate nelle ultime ore che parlavano di un’intesa traballante, che rischiava di saltare all’ultimo minuto. Invece è andato tutto per il verso giusto e, come anticipato dall’amministratore delegato Fabrizio Salini e confermato dal diretto interessato, ora è ufficiale: Fiorello torna in Rai. Non in un varietà in prima serata su Raiuno come si era pensato, ma in un progetto tutto nuovo che partirà in autunno su RaiPlay, la piattaforma online del servizio pubblico, fra i più ricchi e organizzati in materia di archivio e ricerca.
A confermarlo è lo stesso Fiorello sul suo profilo Instagram.
«L’idea del progetto per la Rai è di fare qualcosa per RaiPlay, perché in questo momento chi la guarda? Solo Salini», scherza lo showman anticipando ciò che vedremo. «I contenuti saranno le esperienze degli ultimi anni tutte insieme. Quindi leggerò giornali, farò interviste. È il vero varietà. Abbiamo già scelto la location, ma non posso dirvela. Lasciate stare i guadagni e concentratevi sul prodotto che consenta di rilanciare la piattaforma. Sono una specie di testimonial di RaiPlay», aggiunge Fiorello prendendo le distanze dalle polemiche legate al suo compenso e, in modo particolare, sui presunti 17mila euro richiesti per due minuti di spettacolo («In realtà sono molti di più, dopo il primo minuto scatta la tariffa», smorza Rosario su Instagram il 20 maggio).
Uno show completamente nuovo, quindi. Un’occasione per rivedere Fiorello dopo la partecipazione nella prima puntata di A raccontare comincia tu di Raffaella Carrà e di gustare il suo dell’improvvisazione a cui assistiamo tutti i giorni a Il Rosario della sera, il programma che conduce attualmente su Radio Deejay. Nel suo ultimo show in onda su Raiuno, #Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, Fiorello si era dimostrato più avanti di tutti inserendo per la prima volta la componente di Twitter all’interno del programma. Tendenza, questa, che sarebbe stata ripresa dalle future «social room» dei talent. E chissà che qualche suo collega non pensi di seguire ancora una volta le sue orme proponendo un progetto alle piattaforme streaming della tv.
Mario Manca, Vanity Fair