“Da piccolo, quando ero a casa mia, pioveva sopra le lamiere. Chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi. Invece adesso li apro, e quegli applausi siete voi e c’è un calore che è come una famiglia”. Emozionatissimo sul palco di Cannes accanto alla giurata Khadjia Nin e a Roberto Benigni che gli hanno consegnato il premio come miglior attore, Marcello Fonte sembra quasi scomparire nello smoking mentre parla. Rivolto alla platea, quasi incredulo, il protagonista di ‘Dogman‘ di Garrone sorride a tutti, scandisce le parole, sospira e ringrazia il regista “che ha avuto il coraggio di scegliermi”. Un coraggio ora ripagato dal successo e dal prestigioso riconoscimento arrivato ieri sera.Classe ’79, 39 anni, Marcello Fonte ha alle spalle una discreta gavetta fatta di piccole parti al cinema e in tv. Nato a Melito di Porto Salvo e cresciuto ad Archi, vicino Reggio Calabria, si è trasferito a Roma nei primi anni Novanta spinto dal fratello scenografo. Appassionato di recitazione, debutta a teatro negli spettacoli della compagnia Arconte in Calabria nel 1997, e viene scoperto per caso da Garrone a Roma grazie a una sostituzione dell’ultimo minuto al teatro Forte Apache, dove lavorava come custode. Occupante del Cinema Palazzo – che ieri ha festeggiato il suo ‘Marcellino’ con uno striscione -, Fonte è stato a lungo tuttofare dentro e fuori dal set. Il debutto sul grande schermo risale al 2000, con ‘Apri gli occhi e… sogna’ di Rosario Errico. Seguono collaborazioni in ruoli marginali con grandi registi: Scola, Soavi, ma anche Scorsese e Alice Rohrwacher, premiata anche lei ieri sera per la miglior sceneggiatura e che nel 2011 lo dirige in ‘Corpo Celeste’. Nel 2015 scrive, dirige a quattro mani con Paolo Tripodi e interpreta ‘Asino vola’, film presentato al Locarno Festival all’interno della sezione Piazza Grande, mentre in tv recita in ‘Don Matteo’ e nella serie ‘La mafia uccide solo d’estate‘. Due i film che lo vedono sul grande schermo nel 2018: ‘Io sono Tempesta‘ di Daniele Luchetti e ‘Dogman‘, pellicola di Matteo Garrone che gli affida il ruolo del fragile protagonista per il film ispirato alla vicenda del ‘canaro della Magliana‘. E che ieri sera gli è valso il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes.
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