Esce “Ti amo come un pazzo” che contiene il duetto con Blanco “Un briciolo di allegria” e “Povero amore” usata da Ferzan Ozpetek
Mina torna con un album tutto d’amore, il primo disco di inediti dopo “Mina Fossati”. “Ti amo come un pazzo” è un feuilleton con tante storie musicali a volte allegre, altre drammatiche e non è un caso che la copertina citi fotoromanzi come “Bolero Film”, una delle poche volte (forse l’unica) in cui la Tigre di Cremona sceglie una cover – affidata come sempre a Mauro Balletti – che corrisponde al contenuto. C’è il duetto con Blanco in “Un briciolo di allegria”, c’è “Povero amore” usata dal regista Ferzan Ozpetek per il prossimo film “Nuovo Olimpo” e la cover “Tutto quello che un uomo” di Sergio Cammariere.
Nel nuovo album “Ti amo come un pazzo” Mina sceglie autori, mondi e atmosfere diverse. L’unico trait d’union è la sua voce e quella vena ironica a cui l’artista non rinuncia mai.
Mina e i giovani, le parole di Massimiliano Pani
“Mina ha sempre dato voce agli autori nuovi – spiega il figlio Massimiliano Pani – ogni anno arrivano circa 5-6mila pezzi che Mina ascolta puntualmente, a proposito siamo indietro di tre anni (puntualizza, ndr). Arrivano tanti pezzi da tutti i ragazzi della nouvelle vague. Fa il direttore artistico da tutta la vita, è un lavoro lungo e molto complicato. E’ l’unica artista che dà soddisfazione ai giovani, è sempre molto curiosa e attenta. Come fece ai tempi con Gino Paoli e Fabrizio De Andrè quando canto ‘La canzone di Marinella’ e lo strappò, come il cantautore amava ricordare, a una carriera di avvocato…”.
Mina e il duetto con Blanco
Tra le tante canzone ha scelto il brano di Blanco, “Un briciolo di allegria” è arrivata a disco chiuso ma se ne è innamorata. Una canzone in cui Mina che entra nel mondo di Blanco. Il produttore Michelangelo spiega: “La canzone ha cambiato faccia, l’incastro delle due voci rende il brano molto diverso rispetto a come era prima, l’armonizzazione è una terza sopra rispetto alla melodia di Blanco… la chiusa da sola vale tutta la canzone, con Mina che canta a cappella, devo ammettere che quando l’ho sentita mi sono emozionato”.
Le riletture di Mina
Potente è la lettera a Dio scritta da Enzo Avitabile in “Don Salvatò” (l’autore l’aveva già inclusa nel suo album “Napoletana” del 2009) che Mina canta in napoletano con dolore come se avesse “na spina rinto o core”. Sofisticata è l’altra rilettura, “Tutto quello che un uomo”, la canzone che Sergio Cammariere presentò al Festival di Sanremo nel 2003 classificandosi al terzo posto e ricevendo il Premio della Critica. Venti anni dopo il brano prende nuova vita e Mina lo rende un evergreen.
Il rapporto con Ferzan Ozpetek
Quella con Ferzan Ozpetek è una amicizia che ha radici lontane e che li ha vosto collaborare insieme con “Luna diamante” per la pellicola “La dea fortuna” e “Se Buttare l’amore” nella sigla della serie “Le fate ignoranti”. Adesso è la volta di “Povero amore” che entrerà invece nel nuovo film “Nuovo Olimpo”. “Abbiamo parlato a lungo della canzone per questo film, ho la grande fortuna – dice il regista – di avere un continuo scambio di idee con lei, che ha una disponibilità enorme. Legge le sceneggiature e trova subito pregi e difetti, per me è quasi soprannaturale. In questi anni è stata tra le persone più importanti della mia vita: le avevo mandato il mio romanzo sul telefonino alle 14, alle 19 lo aveva già finito di leggere e mi ha scritto che era una bomba. Devo ammettere che, quando mi succede qualcosa di particolare, la prima cosa che penso è: cosa ne direbbe Mina? La chiamo? Le chiedo consiglio?. Del nuovo film le è piaciuta tantissimo la sceneggiatura e dice che non vede l’ora di vederlo, quando ho scelto ‘Povero amore’ mi ha persino detto: ‘Ferzan, guarda che puoi sempre cambiare idea’…”.
Mina sempre autorevole senza apparire
“Siamo qui – conclude Pani – per la presentazione di un album di una artista che non fa un concerto da 45 anni non fa tv da 47 anni. Non esiste una artista così al mondo che è riuscita a rimanere così vicina ai giovani. Mina gioca in sottrazione, non appare sui social, fa il contrario eppure è autorevole. Ha distrutto e creato la sua immagine, ha sempre fatto scelte coraggiose, a 20 anni ha cantato ‘Il Cielo in una stanza’ e non si è più fermata… fa solo quello che le interessa, i suoi dischi”.