L’ultimo saluto allo chansonnier e cabarettista partenopeo in una chiesa gremita a Portici
Un lungo e forte applauso ha salutato la bara di Federico Salvatore, cantautore e cabarettista, morto a 63 anni. In tanti hanno voluto partecipare al rito funebre nella basilica di San Ciro a Portici (Napoli), la città nella quale viveva con la moglie Flavia e i suoi quattro figli. Sulla bara un gagliardetto del Calcio Napoli, tra i fiori quelli di Gigi D’Alessio.
Salvatore ha vissuto un momento di grande popolarità a metà anni 90 quando fu un ospite fisso del “Maurizio Costanzo Show”. I suoi album “Azz…” e “Il mago di Azz” arrivarono a vendere 500mila copie e partecipò anche al Festival di Sanremo 1996 con l’intensa “Sulla porta”. “La sua è stata certamente una vita che ha inciso anche in quella di tante persone” ha detto dall’altare il sacerdote Raffaele Galdiero. “Ciascuno di voi che è qui, penso non lo sia per circostanza ma perché a modo proprio ha recepito un messaggio da quest’uomo. La sua arte, penso abbia reso più bella la vita di tutti, abbia reso bella anche la vita di questa città perché Federico è un figlio di questa città”. Molto accorata anche una lettera letta da una giovane donna dopo la celebrazione.
Simbolo di napoletanità
A seguire, il saluto del sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, che ha ricordato quanto fosse facile incontrarlo per strada, nei bar, “sempre pronto con un sorriso e una parola per tutti”. In un passaggio del suo intervento il primo cittadino ha detto: “Abbiamo scoperto una straordinaria persona, uno straordinario artista e oggi nella casa di Dio dobbiamo dire grazie per avercelo donato, perché non è mai stato banale né volgare, ma ha interpretato quella napoletanità che ognuno di noi vuole, con eleganza e passione. E il fatto che oggi tantissimi artisti abbiano voluto rendergli l’ultimo saluto testimonia la grandezza e la capacità di questo artista, persona di profonda cultura che ha amato tantissimo la sua famiglia e la sua terra, la nostra città e quella di Napoli”.
Gli artisti presenti
Stretti nel dolore in prima fila i familiari, tantissimi cittadini e fan, gente comune raccolta sul sagrato della chiesa e nella piazza. Tra gli artisti presenti, Andrea Sannino, Angelo Di Gennaro, Peppe Iodice, Alan De Luca, Biagio Izzo, Lucia Cassini, Simone Schettino, attori di Made in Sud, Enrico Durazzo. L’ultimo saluto in piazza San Ciro vicino alla fontana allestita come un enorme Vesuvio di bianco e celeste. I colori del Calcio Napoli, la squadra di cui era gran tifoso.