Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez in una travolgente e spassosa commedia sul mondo del cinema. Al cinema da oggi
“Stavo solo facendo del cinema”, diceva il Tycoon Monroe Stahr (Robert De Niro) in Gli Ultimi fuochi di Elia Kazan. Ed è proprio la Settima Arte, l’indiscussa protagonista di Finale a sorprera (Official Competition in originale) Un film su un film che arriva nelle sale cinematografiche a partire dal 21 apirle . Ma non si tratta di una supponente “mise en abyme”. Siamo di fronte, invece a una spumeggiante e irresistibile commedia che sbertuccia tic, nevrosi e idiosincrasie di registi e attori. Presentata concorso alla 78.ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia la pellicola ha divertito critica e pubblico. Ed è assai raro concedersi sane risate durante le proiezioni di un Festival, tranne in quegli imbarazzanti casi di umorismo involontario.
ATTORI, UNA RISATA CI SEPPELIRÀ
Dopo il cittadino illustre (2016) e Il mio capolavoro (2018) la coppia di registi argentini formata da Mariano Cohn e Gastón Duprat è tornata alla Mostra del Cinema di Venezia con un gioiello di ironia e intelligenza. Lo sapeva bene Marlon Brando: “L’attore è un tizio che se non stai parlando di lui non ti ascolta”. E pure i cineasti, in quanto a ego non scherzano affatto. Sicché Finale a sorpresa si diverte a mettere alla berlina con un florilegio di gag e battute sia le star popolari amate dal pubblico, sia gli artisti apprezzati dalla critica.
CRUZ, BANDERAS E MARTINEZ, UN TRIO IN STATO DI GRAZIA
Far ridere, si sa, è un’arte molto difficile. Per fortuna i protagonisti di questo film ci riescono benissimo. A Partire da Penelope Cruz. L’attrice spagnolo è strepitosa nei panni della regista “arty” Lola Cuevas. Ogni suo riccio è un capriccio; un’artista radicale, dalle mise incredibili e premiatissima ai festival di tutto il mondo. Non è da meno Antonio Banderas che interpreta Felix Rivero. Con oltre 40 film all’attivo, è il beniamino del pubblico internazionale, fissato con la macrobiotica e capace di promuovere una campagna in difesa del delfino rosa, ma pure di giocare tiri birboni ai colleghi. Last but not least, l’argentino Oscar Martinez (che alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2016 vinse la coppa Volpi con Il cittadino illustre) è Ivan Torres. Insegnante di recitazione, attore teatrale, colto e raffinato, detesta Hollywood e il cinema commerciale, tuttavia non disdegna di farsi sbiancare i denti. Insomma, un trio ben assortito e scoppiettante.
FINALE A SORPRESA, IL CINEMA È UN GIOCO
Tra Golden Globe messi di proposito nel tritarifiuti e prove di recitazione fatte con un masso di cinque tonnellate sopra la testa, Finale a sorpresa non è solo una semplice satira di ciò che avviene dietro le quinte. La pellicola è una riflessione su cosa significhi essere un attore. Perché in molte lingue recitare è un sinonimo di giocare e in fondo, nessuno sa quando finisce davvero un film, come ci suggerisce Penelope Cruz inquadrata in primissimo piano. Un’indimenticabile dichiarazione d’amore nei confronti della settima arte. E la forza dell’opera sta nel raccontare la passione per il grande schermo attraverso non solo le battute che ne film fioccano come la neve in inverno, ma anche attraverso gl oggetti di scena, spesso al centro di gag memorabili e molto originali