Diavoli, Alessandro Borghi non doppia se stesso nella versione italiana: «Ho scelto così, ecco perché»

Diavoli, Alessandro Borghi non doppia se stesso nella versione italiana: «Ho scelto così, ecco perché»
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Lo scorso venerdì, 17 aprile, Sky Atlantic ha trasmesso le prime due puntate di Devils (Diavoli), la nuova serie tv con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey ambientata a Londra nello spietato mondo della finanza. E chi non si è gustato i primi due episodi in lingua originale, con l’attore romano che recita – come al solito in modo magistrale – parlando in perfetto inglese, si è accorto che nella versione italiana non è stato lo stesso Borghi a doppiare la sua voce.

Il motivo lo ha spiegato lui stesso, due mesi fa, in un post su Instagram in cui pubblicata il primo teaser di Diavoli in lingua inglese. «La mia voce italiana, nei DIAVOLI, non sarà la mia – scrive Borghi – già, ho deciso alla fine di non volermi doppiare. Perché? Direte voi. Ci sono un po’ di pensieri dietro, ma provo a condividere con voi quelle che sono secondo me le ragioni principali».

L’attore di Sulla mia pelle spiega: «1- Mi piacerebbe sapervi tutti davanti alla tv a selezionare la modalità “lingua originale con sottotitoli”, quello che farei io, per poter apprezzare davvero, o magari no, il lavoro che è stato fatto in questa serie, fatta di parole chiave, sfumature, cose piccole, finanza sì, ma soprattutto tanto cuore, tutto fortemente connesso alla lingua in cui è stata girata». E ancora: «2- Non sono un doppiatore, c’è chi questo lavoro lo fa in maniera eccellente, molto meglio di come avrei potuto fare io, come il mio amico Andrea Mete, soprattutto in un contesto dove tutti gli attori, essendo stranieri, sarebbero stati doppiati da chi questo mestiere lo fa sul serio. Avrei sentito la differenza, e l’avreste sentita anche voi».

Un gesto di grande umiltà e di rispetto della professionalità dei suoi colleghi doppiatori, da parte del bravo protagonista della serie tratta dal romanzo di Guido Maria Brera, finanziere e marito di Caterina Balivo. Ma anche un’esortazione a gustarsi Diavoli in lingua originale, per apprezzare di più la recitazione: «Potete scegliere, se fare un piccolo sforzo e ascoltare la mia voce, o vederla in italiano e godervi comunque un grandissimo lavoro – conclude Borghi – Sono emozionato e fiero di aver avuto la possibilità di far parte di un gruppo come questo, per una storia come questa. Grazie per la fiducia, il rispetto e la gentilezza. Esco da questa storia con tanti amici in più. Sono tanto felice»

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