“Ci sono paesi in cui omicron ha portato tassi di morte altissimi, perchè hanno vaccinato poco e male, non hanno vaccinato le persone più a rischio, come a hong kong”. “L’unico modo di limitare i danni è la vaccinazione, in italia peroò le vaccinazioni stanno calando, questa settimana -22% rispetto alla precedente”, “bisogna vaccinare i bambini. Solo in italia, dall’inizio della pandemia, 15 bambini morti nella fascia 5/11 anni, 71 in terapia intensiva e 3100 ricoverati, erano bambini sani”.
“Diamo la risposta a questa domanda con la scienza e con i numeri: il Covid è diventato una malattia contagiosissima da quando è apparsa la variante Omicron, che ha portato a un vertiginoso aumento di numeri di casi in un gran numero di Paesi. Per fortuna però in molti Paesi a questo vertiginoso aumento di casi non ha poi fatto seguito un aumento dei morti. Questo però non è avvenuto dappertutto, ci sono purtroppo dei Paesi che sono stati un’eccezione molto grave. Uno di questi è Hong Kong, che aveva controllato molto bene la pandemia all’inizio, poi però con il nuovo anno e l’arrivo di Omicron, sono cominciati a salire in maniera notevolissima i casi e purtroppo in questo caso anche i morti hanno raggiunto livelli che in Europa non abbiamo mai visto, neanche nei momenti peggiori della pandemia. A Hong Kong il tasso di letalità di Covid 19-Omicron è arrivato al 5%, una persona su venti. Perché è successa questa tragedia a Hong Kong? La risposta è purtroppo molto semplice: perché a Hong Kong hanno vaccinato poco e male, non hanno vaccinato le persone più a rischio. Infatti quando agli inizi di febbraio la variante Omicron è arrivata a Hong Kong, nella fascia tra i 50 e i 60 anni c’era un 20% di non vaccinati. Salendo con l’età, e quindi salendo con il rischio, tra i 60 i 70 anni, i non vaccinati diventavano il 40% e questo è stato un grave problema, considerando anche che una parte di questa persone erano state vaccinate col vaccino Sinovac cinese, del quale non conosciamo bene ancora l’efficacia contro Omicron. Ma la vera catastrofe a Hong Kong è accaduta negli ultra ottantenni, perché il numero degli ultra ottantenni che non erano completamente vaccinati era del 66%. In questa comunità di ultra ottantenni non vaccinati la variante Omicron ha dato una letalità del 12%, quasi una persona ogni otto. Allora chiamare “raffreddore” un virus che, seppure in un gruppo particolare di pazienti, ne uccide uno ogni otto, è veramente una grande forzatura”. Così il virologo Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3.
“Il Covid, pur con la sua variante Omicron che sembra essere un po’ meno patogena di quelle precedenti, rimane un virus contagiosissimo e pericolosissimo. Il modo con il quale limitiamo i danni che fa questo virus così pericoloso è la vaccinazione, ma purtroppo questa coscienza sta svanendo, le vaccinazioni non stanno andando avanti bene. In questa settimana appena trascorsa rispetto a quella precedente le nuove vaccinazioni sono di nuovo calate, ancora il 22% in meno e purtroppo calano anche le terze dosi, calate del 7%”.
“Si sta sottovalutando in questo momento il pericolo costituito da questo virus e l’importanza della difesa, che è il vaccino. E questo si riflette anche nell’atteggiamento nei confronti del Covid nei bambini, anche in questo caso c’è una grave sottovalutazione. Negli Stati Uniti il Covid è diventata la decima causa di morte pediatrica e nel nostro Paese, nella pandemia finora trascorsa, nella fascia tra 5 e 11 anni abbiamo avuto 15 morti, 71 in terapia intensiva e 3100 bambini ricoverati. Questo è il dato più importante, perché di questi 3100 più di un terzo stavano benissimo, erano bambini in perfetta salute che si sono ammalati e sono finiti in ospedale. Questa osservazione è incompatibile col dato della copertura attuale in questa fascia d’età, che è soltanto del 37%, e questa è una media, perché in alcune zone dell’Italia siamo sotto il 20% e anche in questo caso purtroppo, nonostante il gran numero di bambini ancora da vaccinare, le vaccinazioni stanno inesorabilmente calando. Purtroppo questo virus non è un raffreddore, è pericoloso e contagioso, ma per fortuna abbiamo un’arma molto potente, efficace e sicura, un miracolo della scienza che si chiama il vaccino. Quello che dobbiamo fare è vaccinare, chi non ha fatto la prima dose la deve fare, chi non ha fatto la terza deve farla, soprattutto vacciniamo i bambini. È vero che dovremo convivere con un virus, ma conviverci non vuol dire vivere facendo finta che non esista, sarebbe un errore molto grave”.