All’improvviso sui canali social della velina di Striscia la notizia, Mikaela Neaze Silva, sono comparsi sempre più copiosi insulti durissimi, tanto a sfondo razzista quanto sessuale. Il fenomeno stavolta non riguarda la solita ondata di “odiatori” frustrati dei social network, ma era stato spinto dalla diffusione di un file audio attribuito alla “velina nera”.Come raccontato sul Fatto Quotidiano da Selvaggia Lucarelli, il file sotto forma di nota vocale era cominciato a circolare già due anni fa. Nell’audio si sente una ragazza con accento milanese che racconta all’amico Nic le sue imprese in discoteca qualche sera prima. L’audio è pieno di posti famosi, hotel, locali, calciatori accompagnati da durata a letto e dettagli di varia natura, il tutto condito da droga e bestemmie per non farsi mancare niente. Col tempo emerge il vero nome della ragazza protagonista della nota vocale, una barista di Milano, la “sputtana” l’amico Nic senza ripercussioni legali. Quello stesso file è tornato a girare di recente tra chat e social, stavolta associato alla velina Mikaela, rilanciato anche da una pagina Facebook accompagnato dal testo: “Ascoltate tutti la telefonata di questa velina… mi sa che ha preso più schizzi di uno scoglio”. Il caso è finito in commissariato, perché stavolta Mikaela, sostenuta da Striscia la Notizia e dai loro legali, ha portato tutto alla Polizia postale.
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