Anna e Marco, Futura, il «caro amico» de L’anno che verrà, Meri Luis, gli amanti divisi de La casa in riva al mare, un «ragazzo pesciolino» simbolo di Com’è profondo il mare. E sullo sfondo, Bologna, com’era e com’è. Dall’1 all’8
marzo, in occasione della nascita e del quinto anniversario della scomparsa di Lucio Dalla, arriva al cinema Caro Lucio ti scrivo, un inedito omaggio diretto da Riccardo Marchesini e tratto dall’omonimo spettacolo teatrale scritto da Cristiano Governa.
L’originalità del progetto è nel fatto che per una volta non si tratterà solo di ascoltare testimonianze e racconti di vita
del genio Dalla, ma a parlare saranno direttamente i protagonisti dei suoi racconti in musica grazie alle lettere
scritte al cantautore e, in bilico tra fantasia e realtà, «intercettate» dalla sua postina Egle. A dar loro voce saranno
artisti d’eccezione come Ambra Angiolini, Alessandro Benvenuti, Piera Degli Esposti, Neri Marcorè, Ottavia Piccolo, Andrea Roncato e Grazia Verasani.
Di Lucio Dalla hanno già parlato tutti. O quasi. Lo hanno fatto gli amici, i colleghi e i giornalisti. Chi ancora non ha
avuto l’occasione di salutarlo sono i suoi «figli» ovvero i protagonisti di alcune delle sue più grandi canzoni. Ecco allora Caro Lucio ti scrivo, un film a episodi come nella vecchia tradizione del cinema italiano, nel quale ogni «puntata» corrisponde a una lettera scritta da un protagonista di una delle sue canzoni più belle che racconta che ne è stato delle loro vite quando Lucio li ha perduti di vista. Anna e Marco, Futura, Meri Luis e gli altri confessano qual è stato il loro segreto «… per poter riderci sopra, per continuare a sperare…».
il Messaggero