Raffaella Carrà, “Ballo ballo” ti arriva dritto al cuore

Raffaella Carrà, “Ballo ballo” ti arriva dritto al cuore

Con BALLO BALLO arriva un musical pop su una diva altrettanto pop come è Raffaella Carrà, icona internazionale non solo gay (una cosa su cui scherza), ma anche simbolo di certa tv e sicuramente di canzoni orecchiabili quasi sempre prive di ogni malinconia. È il caso ovviamente anche di questo film dell’argentino Nacho Alvarez, basato sulle sue canzoni e che nasce da una coproduzione tra Italia (Indigo con Rai Cinema) e Spagna.


Di cosa parla BALLO BALLO, in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video dal 25 gennaio? Di una storia di amore, musica e tv ambientata negli anni ’70 in Spagna, periodo segnato però anche da una rigida censura dei costumi. Qui troviamo Maria (Ingrid García-Jonsson) una ragazza tanto ingenua e sognatrice quanto piena di vita e con una grande passione per il ballo.
Dopo avere abbandonato il suo promesso sposo all’altare di una chiesa di Roma, la ragazza torna a Madrid e va a vivere con la sua amica Amparo (Veronica Echegui) e riesce anche ad entrare nel corpo di ballo del programma di maggior successo del momento: Las noches de Rosa. Lì si innamora di Pablo (Fernando Guallar), figlio del temibile censore televisivo Celedonio.
La storia tra Maria e Pablo prosegue poi tra alti e bassi, il tutto accompagnato dai più grandi successi di Raffaella Carrà e nel segno che la grande missione di ognuno è alla fine soltanto avere il coraggio di cambiare la propria vita.
“Mi è piaciuto moltissimo come Nacho Alvarez ha lavorato sulle musiche, sono inserite in un modo davvero sorprendente.
Gli attori sono tutti bravissimi e la storia è divertente e riesce a raccontare con leggerezza un periodo storico di grande cambiamento”, dice la Carrà commentando il musical di Alvarez. E ancora la showgirl: “Sentire le mie canzoni cantate da un’altra persona mi ha dato una strana, ma allo stesso tempo piacevole, sensazione e poi le musiche sono davvero straordinarie e si percepisce anche una forza incredibile in tutto il film, che ti attraversa e riesce ad arrivarti dritta al cuore!”.
“La prima volta che ho visto Raffaella era in tv – dice all’ANSA dall’Uruguay il regista -. Poi, quando YouTube è arrivato nel 2005, ho guardato tutti i suoi video musicali. Anni dopo, la mia passione per lei mi ha fatto collezionare tutti i suoi dischi, finché un giorno l’ho incontrata a casa sua a Roma per raccontarle di Ballo Ballo”.
Perché è un’icona per così tante persone? “Raffaella è pura felicità, genera una bellissima energia. Penso che la gente la ami per quello che trasmette e ci fa sentire. Raffaella rappresenta la libertà. È stata la prima – aggiunge Alvarez – a mostrare al mondo latino che puoi fare quello che vuoi ed essere vittorioso”.
Cosa ha detto dopo aver visto Ballo ballo? “Mi ha detto che lo adorava e che la mia direzione era perfetta – conclude – . Ha ammesso di aver provato una strana sensazione mentre ascoltava le sue canzoni interpretate da altre persone, ma tra una risata e l’altra ha sottolineato che la musica aveva un arrangiamento perfetto e si è augurata che tutti possano divertirsi come lei”. 

Francesco Gallo, ANSA

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