Chi è Tommaso Buti, il «playboy-Re Mida» graziato da Donald Trump

Chi è Tommaso Buti, il «playboy-Re Mida» graziato da Donald Trump

Prima una vita da playboy piena di fidanzate vip (da Claudia Galanti a Beatrice Borromeo), poi il fallimento e i guai giudiziari. L’imprenditore fiorentino che nel 1995 fondò a New York la catena dei Fashion Cafè è l’unico italiano «perdonato» dall’ex presidente nel suo ultimo giorno alla Casa Bianca

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Nella lista delle settantadue persone a cui Donald Trump ha concesso la grazia nel suo ultimo giorno alla Casa Bianca c’è anche un italiano: il cinquantaquattrenne imprenditore fiorentino Tommaso Buti, Tommy per gli amici del jet set. Buti, brillante e attraente, arrivato in America nel 1989 ad appena 22 anni, solito definire se stesso come un «playboy-Re Mida», nel 1995 lanciò a New York la

catena dei ristoranti Fashion Cafè con testimonial come Claudia Schiffer e Naomi Campbell (quest’ultima annoverata tra le sue tantissime fiamme eccellenti).

In quel periodo, assieme a Trump, il fiorentino aveva anche fondato un’agenzia di modelle, dissolta da Donald quando Buti fu travolto dai guai giudiziari: per la presunta frode in merito alla bancarotta della catena di ristoranti «Fashion Cafe», il fiorentino fu arrestato in Italia, a fine 2000, su richiesta della magistratura di New York. Ma non è mai stato estradato negli Stati Uniti.

Buti ha pubblicamente ringraziato l’amico Donald che lo ha «perdonato».  E il suo avvocato, in una nota, ha precisato: «Il provvedimento del presidente americano riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l’imprenditore fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall’ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato».

I guai con la giustizia, per Buti, non mancano comunque. A maggio il tribunale di Firenze lo ha condannato a cinque anni e dieci mesi per bancarotta fraudolenta della società Sfere, impresa collegata all’azienda di orologeria che portava il suo stesso nome. A luglio è arrivata un’altra condanna: quattro anni e sei mesi per il fallimento di Nove, un locale di Firenze, noto per il suo lusso.

Ma in questi anni le cronache, più che per i reati che avrebbe commesso, si sono occupate di Buti per le love story con donne famose e bellissime. Oltre all’ex moglie Daniela Pestova, ex Miss Universo dal quale ha avuto il figlio Yannick Fausto, 24 anni, il «playboy-Re Mida» vanta fiamme eccellenti come Claudia Galanti (con cui ebbe una burrascosa storia tra il 2015 e il 2016) Beatrice Borromeo, Rita RusicManuela Arcuri, Martina Stella, Anna Falchi e Luisa Corna.


Roberta Mercuri, Vanityfair.it

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