Walter Chiari, uno dei volti più poliedrici dello spettacolo italiano, viene celebrato oggi da Rai Cultura con uno speciale di “Storie della Tv”, in onda su Rai Storia alle 15:45. L’iniziativa coincide con l’anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 20 dicembre 1991.
La carriera televisiva: comicità e innovazione
Protagonista assoluto della televisione e del teatro italiano del XX secolo, Walter Chiari ha saputo conquistare il pubblico con la sua innata ironia e una versatilità straordinaria. Il debutto sul piccolo schermo avviene nel 1957/58 con “Il teatrino” e “La via del successo”, entrambi diretti da Vito Molinari. Nel 1962 Chiari consolida la sua fama conducendo due programmi iconici: “Alta Pressione”, diretto da Enzo Trapani, e la seconda edizione di “Studio Uno”, per la regia di Antonello Falqui.
La sua capacità di improvvisazione trovava il massimo splendore nei monologhi. Tra le sue esibizioni più celebri, quelle a “La prova del 9” nel 1965 e a “Canzonissima” nel 1968, dove affianca artisti del calibro di Mina e Paolo Panelli.
La crisi e il ritorno in scena
Nonostante il culmine del successo, la carriera di Chiari subisce un duro colpo nel 1970, quando viene arrestato per droga. Dopo la scarcerazione, la sua popolarità diminuisce, ma la sua determinazione lo riporta sul palco. Nel 1973 torna con “L’appuntamento”, accanto a Ornella Vanoni, sotto la regia di Antonello Falqui.
Negli anni ’80 Chiari continua a lasciare il segno con apparizioni in varietà come “Fantastico 2” (1981/82), richiamato ancora una volta da Enzo Trapani, e con il ciclo “Storia di un altro italiano” (1983-1986), realizzato in collaborazione con il critico Tatti Sanguineti.
L’eredità di un maestro della comicità
Walter Chiari rimane un simbolo di un’epoca irripetibile dello spettacolo italiano. Con una carriera che ha attraversato teatro, cinema e televisione, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore del pubblico. La sua vita si è conclusa nel dicembre 1991, in un residence, davanti a un televisore acceso, ma la sua eredità continua a vivere, ispirando generazioni di artisti e spettatori.