«È stato un viaggio lungo e faticoso nei miei sentimenti più profondi. Non è stato facile scavare dentro di me». Questi versi di Eleonora Daniele sono tratti dal paragrafo dei ringraziamenti nelle ultime pagine del libro “Quando ti guardo negli occhi, Storia di Luigi mio fratello” edito da Mondadori. Versi che più di ogni altro commento fotografano quanto la conduttrice di Storie Italiane abbia faticato a controllare le emozioni, a gestirle e soprattutto a liberarle in questo libro.
Perdere un fratello è una tragedia. Luigi, scomparso nel 2015, nato nel 1970 quando purtroppo poco si sapeva sui disturbi dello spettro autistico. «Eravamo felici a quei tempi scrive la sorellina Eleonora – Luigi non riusciva a pronunciare una sillaba, ma quello che provava lo trasmetteva con gli occhi e con sorrisi che dicevano più di mille discorsi. Ci sdraiavamo sotto la grande quercia e guardavamo tutto intorno. Sapevo che se passava una farfalla la seguiva anche lui, che una nuvola dalla forma strana attirava anche la sua attenzione. Avevamo visto le stesse cose e provato le stesse emozioni. Potevo capirlo davvero solo guardandolo negli occhi e comprendere tutto ciò che non sapeva dire». Luigi è stato un dono immenso confessa Eleonora senza di lui non sarei mai diventata la persona che sono. Mi ha spinto a lottare contro le ingiustizie e a non mollare mai».
Eleonora Daniele, Quando ti guardo negli occhi, Mondadori, 161 p, 18 euro
Marco Castoro, leggo.it