Elina Garanča, Jonas Kaufmann Maria Agresta, Nadine Sierra, Ildar Abdrazakov, Pretty Yende, Xabier Anduaga. Una parata di stelle per otto appuntamenti in streaming che saranno trasmessi su piattaforme social del teatro. E’ così che il San Carlo affronta l’apertura della stagione lirica 2020/2021, costretto dalla pandemia a rinunciare alla tradizionale prima programmata il 4 dicembre, ma capace di affrontare la sfida con un nuovo modello di spettacolo. Opere in forma di concerto e balletti per l’ultimo mese dell’anno saranno su Fb a pagamento, 1 euro per i primi 7 giorni di programmazione, 2,49 euro o 4,49 euro per la visione on demand. Un accordo unico nel panorama internazionale, nato dall’interesse suscitato nei colossi del web dalle recenti rappresentazioni in streaming offerte dal Massimo napoletano. Il primo concerto diretto da Juraj Valchua ha visto infatti 75mila contatti. “Il momento è difficile per il mondo della cultura, anche perché non ci sono prospettive certe dei tempi e dei modi del rientro alla normalità – dice il sovrintendente, Stéphane Lissner – ma paradossalmente anche ci offre nuove opportunità. Ci costringe a ridefinire un modello teatro, non sostitutivo perché spettacolo dal vivo è la nostra missione, ma che potrà affiancare quello tradizionale”. La scelta di offrire questa nuova programmazione a pagamento, seppure per cifre ben diverse da quelle di un normale biglietto per assistere a spettacoli con i grandi nomi di questa programmazione è nata da “un punto di vista per così dire morale. La gente deve partecipare al nostro sforzo”, e poi anche perché “pure il bilancio 2020 deve essere in pareggio. Il deficit di oggi comprometterebbe il futuro”. Il San Carlo, comunque, in questa avventura,, oltra al sostegno della Regione Campania, può contare sulla generosità di Philippe Foriel-Destezet, del Pastificio Di Martino e quella dozzina di imprenditori riuniti nel ‘Concerto d’Imprese’ che da qualche anno contribuiscono a una parte della programmazione. Si parte con ‘Cavalleria Rusticana’ di Pietro Mascagni in forma di concerto con Valčuha sul podio impegnato a dirigere orchestra e coro del Lirico più antico del mondo e un cast vocale che annovera due delle più grandi voci del nostro tempo: Elina Garanča (Santuzza) e Jonas Kaufmann (Turiddu), quest’ultimo di nuovo al San Carlo dopo il grande successo dell’Aida della scorsa estate in piazza del Plebiscito. La performance sarà registrata martedì primo dicembre e sarà trasmessa in prima visione venerdì 4 dicembre sulla pagina Facebook del teatro, sostituendo così lo spettacolo di apertura della stagione, “dopo la ‘Boheme’ di Emma Dante, che comunque si farà a giugno, e la ‘Callas’ Marina Abramovich di cui restiamo coproduttori e che faremo appena si può fare qualcosa su un palcoscenico”, promette Lissner. Seguiranno ‘Gala Belcanto’, le più belle arie del repertorio belcantistico interpretate da artisti di fama internazionale (Maria Agresta, Ildar Abdrazakov,Nadine Sierra, Pretty Yende, Xabier Anduaga) sotto la direzione di Giacomo Sagripanti; ‘Petite Messe solennelle’ di Gioachino Rossini nella versione per soli, coro del teatro, due pianoforti e armonium; ‘Le Quattro Stagioni’ coreografia che Giuseppe Picone ha concepito per il balletto sancarliano con i Concerti di Antonio Vivaldi eseguiti dal vivo dall’orchestra; ‘Dalla villanella alla canzone napoletana classica’, sempre con il coro dell’orchestra; il quartetto d’archi del San Carlo con il Quartetto per archi n. 8 in do minore, op. 110 di Dmitrij Šostakovič e il Quartetto per archi n.4 in do minore, op. 18 di Ludwig van Beethoven; il Concerto di Natale diretto da Juraj Valčuha, trasmesso da Rai 3 in data da definire, con musiche di Nino Rota (Prova d’Orchestra-Suite; La strada – Suite per orchestra) Ottorino Respighi (La boutique fantastique), e Amilcare Ponchielli (Elegia per grande orchestra); e infine Gran Gala di Natale, un gala di danza che vedrà protagonisti i solisti, i primi ballerini e tutta la compagnia del Massimo napoletano. Novità ci sono anche dal punto di vista dell’immagine. Per questi appuntamenti, infatti, useremo i palchi, il golfo mistico, il palcoscenico e la platea da cui saranno rimosse le sedie per posizionare orchestra, coro, solisti, ballerini, per avere anche immagini diverse. Non c’è pubblico e quindi possiamo avere e dare percezione degli spazi diverse”, sottolinea Lissner. Va avanti intanto il progetto di piattaforma del San Carlo con l’ateneo Federico II di Napoli perché il San Carlo sia produttore di se stesso. “Ad aprile 2021 avremo uno studio con 8 telecamere – conferma il sovrintendente – e coinvolgeremo anche scrittori e registi per fare film su Napoli, la sua storia musicale e ovviamente sul teatro. Per me è uno strumento fondamentale. Lavoriamo anche al progetto ‘La scena del futuro’, idea che portiamo avanti con il ministro Gaetano Manfredi e ancora con la Federico II per far nascere nuove opportunità professionali utilizzando il digitale per rivoluzionare le professionalità tradizionali del teatro”. A gennaio/febbraio parte anche l’Accademia sancarliana con le audizioni e il sigillo di Mariella Devia. La campana abbonamenti, nonostante il Covid, ha visto l’80% degli habituèe acquistare il loro. Una gara per supportare il teatro che arriva anche con piccole donazione e con tanti spettatori che pur avendo acquistato il biglietto per eventi cancellati o congelati come i tre concerti diretti da Riccardo Muti, riportano il biglietto inteatro e non ne chiedono il rimborso.