Nella sua autobiografia, da novembre disponibile anche in italiano, l’interprete di Draco Malfoy torna sul legame speciale che lo lega alla collega
Tom Felton ha ormai una solida carriera da attore, corroborata dalla recente partecipazione a serie di successo come The Flash o Origin. Per almeno una generazione tuttavia, il suo ruolo più iconico resterà sempre quello del perfido Serpeverde Draco Malfoy in Harry Potter. Sembra saperlo anche lui, tanto da aver intitolato la propria autobiografia in uscita da noi a novembre Senza la bacchetta. Incanto e maledizione di un’adolescenza da mago. Nel libro, tra le tante rivelazioni, c’è spazio anche per tornare sul rapporto speciale che lo lega all’amica e collega Emma Watson.
TUTTI DICONO I LOVE YOU
Non è la prima volta che Felton parla apertamente dei suoi sentimenti verso l’interprete di Hermione Granger. In un’intervista per Entertainment Tonight l’anno scorso era già stato molto chiaro: “Siamo qualcosa, se questo ha un senso. Siamo molto uniti da molto tempo. La adoro. Mi fate commuovere ora, ma penso che lei sia una fantastica influenza sul mondo”. Parole al miele, va detto, sempre ricambiate dalla stessa Watson che in un’altra intervista aveva confessato di parlare con l’attore praticamente tutte le settimane. Non solo, durante la reunion per i vent’anni della saga cinematografica che li ha lanciati, la stessa attrice inglese aveva ricordato quando aveva capito per la prima volta di provare qualcosa per il biondo collega: “Sono entrata nella stanza dove facevamo lezione. Il compito che ci era stato dato era disegnare come pensavamo che fosse Dio e Tom aveva disegnato una ragazza su uno skateboard con il cappellino al contrario. E non so come dirlo… mi sono innamorata di lui”. Effettivamente una ragazza con lo skateboard è un bellissimo modo di immaginarsi l’Altissimo.
IO VORREI, NON VORREI MA SE VUOI….
Se c’è tutto questo feeling allora perché i due attori non hanno mai provato seriamente a diventare una coppia? Ad ostacolare l’unione è stato il nemico storico di ogni relazione rimasta solo sulla carta: il timing. Come molti di noi, anche Watson e Felton non sono riusciti mai a incrociare le loro strade nel momento giusto, rimanendo a metà strada tra una solida amicizia e un amore platonico. La prima volta che lei gli ha confessato il suo interesse erano molto piccoli e comunque il precoce Felton era ai tempi già impegnato: “Lei aveva 12 anni, io 15. Avevo una ragazza e, in ogni caso, ero stato programmato per respingere qualsiasi discorso su quel genere di cose. Ne ho riso. In effetti, non credo di averci creduto davvero”. Non si trattò ovviamente di un avvicinamento sporadico tanto da dare adito a voci sempre più insistenti, difficilmente gestibili per i due anche con i successivi partner. Con una delle sue fidanzate, Felton ha provato a difendersi anche con la celebre formula “le voglio bene come a una sorella” ma il trito incantesimo non ha sortito gli effetti sperati. Anche perché lo stesso attore sapeva di non dire in fondo tutta la verità: “C’era di più. Non credo di essere mai stato innamorato di Emma, ma l’ho amata e ammirata come persona in un modo che non potrei mai spiegare a nessun altro”.
CERTI AMORI FANNO GIRI IMMENSI
Nell’introduzione del libro di Tom Felton si trovano anche un paio di righe buttate giù dalla stessa Emma Watson, la quale conferma entusiasticamente il rapporto che la lega al collega e racconta il loro primo incontro così: “La nostra relazione non è iniziata bene. Quando ci siamo incontrati la prima volta, ero una lunatica e fastidiosa bambina di 9 anni che lo seguiva come un cucciolo, alla disperata ricerca della sua attenzione”. Poi però fortunatamente le cose sono migliorate di molto e oggi è la stessa attrice a confessare: “Da più di 20 anni ci amiamo in un modo speciale. È uno degli amori più puri a cui riesco a pensare. Siamo anime gemelle e ci siamo sempre stati uno per l’altra. So che lo faremo sempre”. Dubitiamo che i britannici Tom Felton ed Emma Watson conoscano Antonello Venditti ma a noi romantici che tifiamo per loro piace lo stesso ricordargli che “certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano”.