Giovanni Minoli ospite di Caterina Balivo a Vieni da me parla di un momento molto delicato della sua vita. “Da ragazzo sono stato anoressico”, svela il giornalista e autore alla conduttrice, sottolineando che la madre “era una nazista, nel senso vero del termine”.
Minoli si è concentrato sulla storia della sua famiglia, parlando dei 7 fratelli e dei genitori: “Ho 7 fratelli: siamo 7 maschi e una femmina. Mia madre era una nazista nel senso del termine, innamorata di suo marito e basta. Non era una madre. Non ci chiamava per nome ma con una campanella. Un suono per il primo figlio, due suoni per il secondo e così via. Ho ricevuto un’educazione molto severa, ma va bene così”.
Poi il giornalista svela un altro retroscena: “Noi avevamo una casa in campagna dove ci concedevamo delle passeggiate in bicicletta. Lei non si girava mai a vedere chi c’era. Chi arrivava, arrivava, confessa una delle colonne del giornalismo italiano. Sopravvivere in una famiglia numerosa ti insegna quanto sia difficile la vita. Neanche in Rai è stato così duro”.
Tra i momenti più difficili della sua vita, c’è stata la morte del fratello: “Era malato da sei anni, aveva un tumore al cervello e tutti erano intorno a lui. Nessuno si accorgeva di me e per farmi vedere sono diventato anoressico, però non bastava. Oggi mi sono ripreso”.
Difficile per Minoli anche la morte del padre: “Era un maestro, un amico. Quando è morto mio padre, sono morto anch’io. Sono stato due anni in apnea, ma la cosa curiosa è che io ho scritto un romanzo tra i 15 e i 17 anni io racconto la morte di mio padre che sarebbe avvenuta esattamente come ho raccontato io dieci anni dopo e questa è una cosa che mi ha sempre fatto impressione. Anche mia madre è morta in un incidente stradale”.
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