Sophia Loren compie 85 anni. La diva nata a Pozzuoli il 20 settembre del 1934 non smette di stupire e accettare sfide professionali. Sara’ infatti la protagonista del prossimo film del figlio Edoardo Ponti ‘La vita davanti a sè”, dieci anni dopo ‘Nine’ suo ultimo lavoro. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary, racconta la storia di Madame Rosa, sopravvissuta all’olocausto, che decide di prendersi cura del dodicenne di origini senegalesi di nome Momo.
Il romanzo fu portato sul grande schermo per la prima volta dall’israeliano Moshè Mizrahi nel 1977 con Simone Signoret nella parte che sara’ di Sophia Loren, vincendo l’Oscar come miglior film straniero e i premi Cesar e David di Donatello per la miglior interprete. “A 84 anni vuole mettersi in gioco per fare un film così profondo, così impegnativo, sia emotivamente che fisicamente. L’energia e la passione con cui approccia ogni scena è una meraviglia da guardare”, ha detto il figlio.
“Una meraviglia da guardare” è la frase che potrebbe riassumere la carriera di ‘donna Sophia’. Iniziata nella Napoli del dopoguerra, precisamente a Pozzuoli, dove con la madre Romilda Villani si trasferi’ da Roma e passo’ infanzia e adolescenza tra ristrettezze economiche e mille difficoltà. Grazie all’impareggiabile bellezza che non offuscò il talento, arrivò fino a Hollywood, vinse due Oscar, di cui uno alla carriera nel 1991, e un’infinità di altri premi senza mai mancare di esprimere il suo amore per la città che l’aveva cresciuta e per Napoli. “Io non sono italiana, sono napoletana” ha più volte ripetuto, come un vanto. Il 9 luglio 2016 la città di Napoli ha conferito alla diva la cittadinanza onoraria sotto una pioggia di flash, tra l’abbraccio dei fan.
La sua bellezza fu immortalata oltreoceano anche da Bob Dylan che la inseri’ in una canzone come esempio di quello che serviva all’America per migliorare. Nel testo di ‘I Shall Be Free’, il menestrello di Duluth scrisse: “Il mio telefono squillò e non sembrava volersi fermare. Era il presidente Kennedy. Mi chiede: amico mio, Bob, di cosa abbiamo bisogno per far crescere il Paese? Ho risposto: amico John, Brigitte Bardot, Anita Ekberg, Sophia Loren“. In Italia, poi, ci sono stati numerosi omaggi musicali. Come quello di Sergio Endrigo che le dedicò la canzone ‘Sophia’, un 45 giri del 1969, in cui Loren diventa “la nostra fantasia”.
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