La vita di un attore a luci rosse non è tutta rose e fiori. Lo ha detto Rocco Siffredi in una intervista a Libero, in cui racconta alcuni aneddoti della propria vita di coppia e in particolare della moglie Rosa Caracciolo.
“Dopo sei mesi di matrimonio mi ha detto: ‘Rocco, possiamo anche farlo in dieci posizioni diverse e per tutta la giornata, ma mi sembra una seduta di fitness e io non riesco a venire’”. Un colpo basso per lui: “Contraddire una pornostar come me dicendo ‘mi annoio’? Una botta pazzesca, e da lì ho capito che anch’io dovevo assecondarla di più”.
“Sa che purtroppo l’ho tradita con delle prostitute. Se sei uno abituato a fare sesso tutto il giorno, diventa quasi un bisogno fisiologico. Anzi di più: una vera e propria droga. E io lo ammetto, sono stato parecchio dipendente dal sesso. Chi va su un set se ne accorge. Ci sono le luci, i tempi da rispettare, un mucchio di persone. Si va, si scopa e si riparte. Uno stop and go che nella vita reale non esiste. Mi sono sposato che ero già una pornostar e ho continuato a fare film fino ai 40 anni. Quando ho smesso per due o tre anni ci sono stati i problemi. Ma mia moglie è intelligente, sa chi sono e che ho scelto il porno perché volevo far sesso. Diverso sarebbe se io avessi una relazione con una donna”.
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