A trent’anni dalla sua scomparsa, la docufiction “Raul Gardini”, in onda domenica 23 luglio, in prima serata su Rai 1, ricostruisce la figura dell’imprenditore ravennate e ripercorre un importante capitolo della storia del nostro Paese.
Utilizzando materiale d’archivio, ricostruzioni e testimonianze inedite, la docufiction – diretta da Francesco Micciché e interpretata da Fabrizio Bentivoglio con Pilar Fogliati – si apre con il varo del Moro di Venezia l’11 marzo 1990 e termina il 23 luglio del 1993, giorno del suicidio di Gardini, raccontando la complessità e le contraddizioni di un uomo con una visione strategica che ha sempre creduto nella crescita industriale dell’Italia e dell’Europa. Nella ricostruzione affidata alla fiction, l’incontro di Gardini con una giornalista – interpretata da Pilar Fogliati – diventa l’occasione per un’intervista/confessione che ripercorre le vicende che lo hanno portato alla ribalta internazionale.
”La prima volta che mi è stato proposto il ruolo di Raul Gardini risale a una decina di anni fa, per un film che poi, come spesso succede, non si è più fatto, lasciando in me, ma credo anche in lui, non contento già allora di essere stato dimenticato, un certo rimpianto” – dice Fabrizio Bentivoglio – “Quindi, quando ho ricevuto la telefonata di Francesco Miccichè che mi parlava di questo suo progetto, non solo non ho fatto alcuna fatica nel sentirlo subito anche mio, ma ci siamo anche detti che avremmo diviso i compiti: il documentario avrebbe raccontato Gardini, l’uomo pubblico, l’industriale; il film avrebbe raccontato Raul, l’uomo privato, il marito, il padre, l’amico e a cose fatte posso dire con certezza, anche per la rapidità con cui il tutto è stato girato, che questo Raul è sgorgato quasi malgrado me, autonomamente, come se avesse anche lui una certa fretta di uscire e di liberarmi da quella promessa fattagli più di dieci anni fa”.
Attraverso la testimonianza dei manager che gli sono stati vicino, di Riccardo Muti, dei giornalisti che lo hanno conosciuto e grazie al toccante ricordo di Paul Cayard, timoniere de Il Moro di Venezia, emerge un ritratto privato e inedito di Raul Gardini, legato ai valori famigliari e alla sua terra d’origine. Raul Gardini è prodotto da Rai Fiction con Aurora TV con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia-Romagna Film Commission. Per la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati: “La docufiction dedicata a Raul Gardini è significativa per diversi motivi. Ripropone una personalità complessa come gli anni in cui ha vissuto e le contraddizioni di un imprenditore dalla visione strategica per approfondire l’avventura del Moro di Venezia e i difficili anni di Tangentopoli. La coproduzione che abbiamo realizzato con Aurora TV vuole restituire l’energia di un sogno con la ricchezza dei materiali documentari, il grande lavoro d’interpretazione di Fabrizio Bentivoglio, la regia di Francesco Miccichè e il coordinamento editoriale di Giovanni Filippetto”.
“Quella di Raul Gardini è una storia che deve essere raccontata” – conclude Giannandrea Pecorelli, produttore per Aurora Tv – “Sono passati trent’anni dalla sua morte avvenuta in una fase cruciale e ancora controversa del nostro Paese. In realtà l’avventura di Raul Gardini e della famiglia Ferruzzi è molto di più. È la storia di una realtà imprenditoriale con una visione fortemente innovativa ed europeista.
Con Francesco Micciché e Giovanni Filippetto, con cui Aurora TV ha realizzato altre importanti docufiction, abbiamo ritenuto che questa formula che unisce materiali d’archivio, testimonianze e riprese originali, fosse la migliore. Un lavoro impreziosito dalla presenza di Fabrizio Bentivoglio, Pilar Fogliati e un cast sempre all’altezza dell’importante impegno”.