Il regista è legato ad un progetto con cui si vuole portare al cinema una nuova versione della storica serie tv. Per ora, starebbe aggiustando la sceneggiatura insieme a JJ Abrams. Ma nell’aria c’è la possibilità di dirigere quello che sarebbe il suo decimo (e, forse, ultimo) film.
Quentin Tarantino ha promesso dieci film. Poi, più nulla. La pensione, forse, certo non Hollywood. Il tempo, dunque, sembra agli sgoccioli. Il regista ha apposto la propria firma alla sua nona pellicola, C’era una volta… a Hollywood. E, a ballare, oggi, è una solo, ultimo lavoro. Quale, è difficile a dirsi, ma, se Tarantino decidesse di prendere le redini di Star Trek, il gioco sarebbe fatto.
Il regista, insieme a JJ Abrams, si sta occupando di riscrivere il franchise. «Mark L. Smith ha scritto una sceneggiatura davvero interessante, mi piace molto.
Ci sono delle cose su cui devo lavorare, ma mi è davvero piaciuto molto», ha detto Tarantino, spiegando che, un domani, la sua versione di Star Trek potrebbe avere l’anima di un film gangster. E, magari, potrebbe ricollegarsi al diciassettesimo episodio della seconda stagione, quando, in un mondo remoto, simile alla Chicago del Proibizionismo, Spock e Kirk indossano la maschera dei gangster. «Questo elemento esiste in Star Trek», ha continuato Tarantino, «Se mi occuperò appieno del film, sarà Pulp Fiction nello spazio. Questo aspetto alla Pulp Fiction, quando ho letto la sceneggiatura, l’ho percepito. Non ho mai sentito di un film di fantascienza che abbia una storia come questa: perciò, lo si vuole fare. Perché è qualcosa di unico», ha concluso Tarantino, spiegando come, ancora, non abbia preso una decisione certa.
Il regista, con JJ Abrams, sta plasmando la pellicola. Ma, di dirigerla o meno, ancora, non si è curato. Nel caso, però, in cui decidesse di sedersi dietro la macchina da presa e imprimere il suo tocco alla saga fantascientifica, questa potrebbe trasformarsi nel lavoro che metterà fine alla sua prolifica carriera.
Claudia Casiraghi, Vanity Fair.