Nel palinsesto non ci saranno Fazio e Littizzetto
(traslocano a Rai 1) e Gazebo
Dai cambiamenti un punto di share in meno
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che si trasferiscono a Rai 1; Gerardo Greco che lascia la conduzione di Agorà per diventare direttore di Rai Radio 1 e del Giornale radio; Diego Bianchi, Makkox e tutta la banda di Gazebo che traslocano a La7. Insomma, una bella sequenza di cattive notizie per Rai 3 e il suo direttore Daria Bignardi, impiegata in questi giorni a predisporre un palinsesto decente per il prossimo autunno, nonostante le logiche infragruppo, soprattutto con lo spostamento di Fazio a Rai Uno, abbiano picchiato duramente sulla terza rete.
E, in effetti, in base a stime interne della Rai, i cambiamenti dovrebbero fare perdere a Rai 3 almeno un punto di share medio sulle 24 ore, con un calo dal 6,5 al 5,5% atteso per il prossimo autunno.
Da un punto di vista pubblicitario il canale, che ha un affollamento del 4%, ha raccolto nell’ultima stagione 2016-2017 circa 85 milioni di euro. E, a causa della rivoluzione di palinsesto, dovrebbe scendere a quota 70 mln di euro nella prossima stagione 2017-2018.
Confermato Alberto Angela, si punterà forte su nuovi spazi pensati per Massimo Gramellini (che occuperà lo slot di palinsesto lasciato libero da Gazebo), si raddoppierà la trasmissione di Lucia Annunziata (che durerà un’ora, e non più mezz’ora), c’è l’ipotesi di spostare Report nuovamente alla domenica in prima serata. E ci sarà ancora la scommessa su Cartabianca di Bianca Berlinguer, nonostante il talk politico del martedì di Rai 3, nell’ultima stagione, sia stato praticamente sempre battuto da diMartedì di Giovanni Floris su La7.
Al posto di Che tempo che fa, in procinto di passare a Rai Uno, dovrebbe andare Petrolio di Duilio Giammaria, che dalla rete ammiraglia trasloca invece a Rai 3 (nel cambio, diciamo così, Rai 3 non ci guadagna). E al canale diretto da Bignardi arriveranno pure le nuove docu-inchieste di Michele Santoro.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi