È la prima serie italiana dedicata ai crimini in rete, Online – Connessioni Pericolose, prodotta da Ascent Film in collaborazione con la Polizia di Stato, in onda da oggi su Crime Investigation (canale 118 di Sky). Presentata ieri a Roma, è una delle iniziative sociali care al direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, al direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni Nunzia Ciardi, e al general manager di A+E Networks Italy e direttore di Crime Investigation Sherin Salvetti per tenere alta l’attenzione sul cybercrime.
Condotti da Elena Stramentinoli, con la direzione di Christian Letruria, autori Matteo Billi, Fausto Massa e Paolo Palmarocchi, gli episodi mettono in evidenza i cosiddetti «delitti del nuovo millennio»: dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo alla sextortion fino alle truffe online. Dando la parola alle vittime, ai persecutori e alla Polizia di Stato, Online – Connessioni pericolose punta i riflettori sui reati che sfruttano internet: una nuova emergenza sociale. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, creare una vera e propria lotta contro una criminalità tecnologicamente evoluta, in grado di distruggere le vite, specie quelle dei più giovani. Per questo è stata realizzata una campagna sociale con la Polizia Postale e delle Comunicazioni: uno spot, con l’hashtag: #NonPerdertiNellaRete, andrà in onda sui canali del gruppo A+E Networks Italy (Crime+Investigation, History e Blaze) e sulla piattaforma Sky. E a partire dal nuovo anno scolastico, il canale 118 di Sky collaborerà con la Polizia Postale e delle Comunicazioni coinvolgendo le scuole italiane, proiettando nelle classi alcuni episodi della serie.
Per Sgalla, «l’unica arma veramente efficace per contrastare i crimini informatici oltre alla repressione è una incisiva attività di sensibilizzazione e prevenzione. Ricostruire episodi di cronaca quotidiana e portarli all’attenzione delle nuove generazioni ci aiuta a fare comprendere e a far riflettere i giovani su alcuni comportamenti che potrebbero risultare letali per i coetanei vittime di vessazioni, violenze e insulti sulla rete internet». E Salvetti ha tenuto a sottolineare che «da sempre il nostro canale Crime+Investigation affianca alla sua programmazione una serie di iniziative con finalità sociali. In passato abbiamo realizzato programmi e attività contro la violenza di genere. Ora, di fronte all’emergenza dei crimini in rete, riteniamo importante sensibilizzare gli spettatori su questo tema, che riguarda da vicino i più giovani».
Gianfranco Ferroni, Italia Oggi