Presentato il concerto in programma il 27 maggio. Ma sono previste altre due tappe a Palermo il 29 giugno e a Malta il 4 ottobre
Il concertone di Radio Italia quest’anno si fa in tre: alla classica data milanese (27 maggio) si aggiungono Palermo (29 giugno) e Malta (4 ottobre). Ma l’evento clou è sempre quello in piazza Duomo a Milano, giunto quest’anno all’ottava edizione. Il nome che spicca di più nel cast appena annunciato, paradossalmente, è l’unico straniero, benché ormai trapiantato in Italia, Sting. Anche per lui un set di circa un quarto d’ora con tre canzoni a disposizione, così come per Alessandra Amoroso, Loredana Bertè, Francesco Gabbani, Guè Pequeno, Marco Mengoni, Ermal Meta, Sfera Ebbasta, Tiromancino, Ultimo. Tutti accompagnati dalla Mediterranean Orchestra diretta dal maestro Bruno Santori, cosa che l’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, di mestiere musicista, non ha mancato di sottolineare: “Un bell’orgoglio che i cantanti si esibiscano assieme a un’orchestra, è l’unico concerto in cui succede, fa riscoprire l’importanza della filiera musicale”.Riconfermata la coppia di conduttori, Luca e Paolo (hanno presentato 7 delle 8 edizioni, finora), riconfermata la formula che mescola voci e generi diversissimi per essere una specie di stato dell’arte della musica nostrana: il pop di Amoroso, Bertè, Mengoni e Tiromancino, il cantautorato di Francesco Gabbani ed Ermal Meta, il rock di Ultimo, il rap/trap di Gue Pequeno e Sfera Ebbasta. Più Sting che farà ovviamente storia a sé.Per lunedì 27 maggio, con inizio alle 19,30, il Concertone andrà in scena per 50mila persone, numero pressoché fisso, considerato che piazza Duomo verrà blindata per motivi di sicurezza. Ma l’obiettivo degli organizzatori è raggiungere 10 milioni di persone: le altre 9.950.000 si godranno la musica in tv su Real Time, canale Nove e Radio Italia tv, in streaming sulla piattaforma Dplay e su radioitalia.it e ovviamente su Radio Italia. Anche se, come dice il sindaco Beppe Sala, “il concerto di Radio Italia è l’occasione per i milanesi e per chi vive a Milano per sentirsi parte di questo momento storico: riempire una piazza è sempre un momento fondamentale, specie in questo periodo”.
Luigi Bolognini, repubblica.it