Da Anna Magnani a Marcello Mastroianni, il “Mondo perduto” di Paolo Di Paolo in mostra al Maxxi

Da Anna Magnani a Marcello Mastroianni, il “Mondo perduto” di Paolo Di Paolo in mostra al Maxxi

La tenerezza di Marcello Mastroianni che accarezza Faye Dunaway, appena prima che nascesse il loro amore. La felicità di Anna Magnani, che nella sua villa al Circeo si fa fotografare per la prima volta con il figlio. Gli scatti di Paolo Di Paolo, classe 1925, i suoi poetici racconti in bianco e nero dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta sono per la prima volta in mostra al Maxxi di via Guido Reni: “Mondo perduto“, a cura di Giovanna Calvenzi con main sponsor Gucci. Un mondo che ha rischiato di andare perduto davvero: gli scatti, molti dei quali inediti, sono stati ritrovati per caso da Silvia, figlia del fotografo, in cantina una ventina di anni.Paolo Di Paolo, nei suoi 14 anni a “Il Mondo” di Pannunzio, ha pubblicato 573 foto, con reportage dall’Italia e dal mondo. Non solo attori e artisti, ma anche l’Italia meno patinata della gente comune: da Nord a Sud, in compagnia di Pier Paolo Pasolini per “La lunga strada di sabbia”, fotografia delle vacanze italiane di un tempo lontano. Nel 1966, dopo la chiusura de Il Mondo, Di Paolo ha abbandonato la sua macchina fotografica, non sentendosi più «in sintonia con la società che si stava formando». Grazie alla scoperta di sua figlia e all’interesse di Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, del Presidente del MAXXI Giovanna Melandri, che ha voluto aprire una linea di ricerca dedicata proprio alla fotografia, e di Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte, sono stati realizzati il libro Paolo Di Paolo. Mondo Perduto, Fotografie 1954-1968, e la mostra che sarà al Maxxi fino al prossimo 30 giugno.Così sulle pareti riprendono vita Oriana Fallaci, che nell’acqua del lido di Venezia ride e gioca a fare la diva, Pier Paolo Pasolini, ritratto a Roma al Monte dei Cocci, pensieroso sulla tomba di Gramsci al Cimitero Acattolico, a casa con la madre e, in Basilicata, sul set de Il Vangelo secondo Matteo. Ma c’è anche Roma e tutta Italia: racconti di un Paese che usciva dalla povertà, dall’analfabetismo, dal dopoguerra, tra speranze e contraddizioni, un Paese dove convivevano giovani donne a capo velato che a Campobasso portavano le ceste sulla testa e ragazze in shorts sul lungomare di Viareggio. Le nostre radici lontane e vicine al tempo stesso nell’obiettivo di un iconico fotografo di questo secolo.

ilmessaggero.it

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