Zelda in quarantena ha ritrovato delle foto bellissime con papà Robin Williams

Zelda in quarantena ha ritrovato delle foto bellissime con papà Robin Williams

Una frase, quattro scatti. Durante l’isolamento, Zelda Williams ha deciso di dedicarsi alle pulizie di primavera. E cosa ha trovato? Un ricordo di papà Robin

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«Le pulizie di primavera causate dall’isolamento hanno portato alla scoperta di alcune vecchie gemme divertenti». E Zelda Williams tra vecchi cassetti e album ha trovato un vero e proprio tesoro: quattro scatti con il suo papà. Un ricordo che ha condiviso sui social, per omaggiare quell’attore/papà indimenticabile.

Complici, divertiti, felici. A chiunque, guardando le foto, verrebbe in mente la simpatia travolgente di Robin, quella sua capacità di far ridere e riflettere, tipica di molti suoi personaggi.

Da Mrs. Doubtfire a Patch Adams, fino ad Alan Parrish di “Jumanji”e al professor John Keating ne “L’attimo fuggente”.

Per Zelda, però, era semplicemente papà. E lui adorava i suoi figli, Zelda, Cody e Zachary. Una volta, durante un’intervista, aveva raccontato del suo legame con i figli: «Mi lasciano sempre stupito. Stavo leggendo a Zelda i romanzi scritti da C.S. Lewis, quando lei mi ha detto: “Non fare le voci. Leggilo semplicemente rimanendo te stesso”. Quindi l’ho fatto come voleva lei e mi ha detto: “Così è meglio”». Per lei e tutta la sua famiglia l’11 agosto del 2014 resterà per sempre un giorno difficilissimo. La morte improvvisa di Robin, ha stravolto la sua esistenza.

«Io e la mia famiglia ci siamo sostenuti a vicenda nel dolore», ha raccontato tempo fa al Chelsea Handler show, «Eravamo a San Francisco tutti insieme». Poi, ha capito che un dolore così grande si può affrontare solo “lentamente”. «Semplicemente ho provato ad andare avanti. Mi dicevo: “Ok, bene, oggi ho intenzione di svegliarmi e di amare quello che faccio. E poi domani, ho intenzione di svegliarmi e di essere felice. E poi il giorno dopo, lo stesso”. Perché è tutto quello che posso fare».

In questi sei anni senza l’attore, Zelda è giunta a una conclusione “vivere la propria tristezza ogni giorno, senza arrabbiarsi più” e soprattutto “godere a pieno di ogni momento di gioia”.

Vanityfair.it

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