Cinzia Leone: 30 anni per riprendersi dall’aneurisma

Cinzia Leone: 30 anni per riprendersi dall’aneurisma

L’attrice Cinzia Leone ha ripercorso la sua lunga e complessa riabilitazione dopo l’aneurisma cerebrale che la colpì nel 1991, raccontandolo nel programma televisivo La Volta Buona con Caterina Balivo. Durante l’intervista, tra momenti di risata ed emozione, Leone ha sottolineato come queste oscillazioni siano parte integrante della vita reale e della narrazione televisiva:

“La vita non è ferma, la vita è mossa. Se si raccontano storie di vita, devono essere raccontate nella loro verità”.

Il dramma del 21 dicembre 1991

Il 21 dicembre 1991, all’età di 32 anni, Leone fu colta da un forte mal di testa prima della première del film Donne con le Gonne, di cui era protagonista. La madre la incoraggiò a partecipare all’evento, inconsapevole che quella scelta le avrebbe salvato la vita. Durante la serata, l’attrice si sentì male e fu il regista Francesco Nuti a intervenire prontamente, trasportandola in ospedale senza attendere l’ambulanza.

“Se fossi rimasta a casa, da sola, non ce l’avrei fatta. Stavo già sanguinando ma non lo sapevo”, ha dichiarato Leone.

Un recupero lungo tre decenni

L’aneurisma si rivelò molto grave e Leone trovò negli Stati Uniti l’unica possibilità di essere operata. Dopo il rientro in Italia, iniziò un lungo percorso di riabilitazione, trovando nella musica e nell’immaginazione strumenti fondamentali per riprendere mobilità e identità.

“Il recupero inizia dalla testa. Il ritmo della musica mi ha aiutato a ritrovare il ritmo della vita”.

Oggi, dopo trent’anni, l’attrice racconta la sua esperienza come un cammino di resilienza, fatto di piccoli passi e grande determinazione.

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