Esce nei cinema il 19 marzo, distribuito da Cine1 Italia, “Il Delitto Mattarella” per la regia di Aurelio Grimaldi, co-prodotto da Cine 1 Italia e Arancia Cinema e in qualità d’investitore esterno dalla società Edilizia Acrobatica Spa, con il supporto della Sicilia Film Commission e Sensi Contemporanei. Il film si avvale di un ricco cast siciliano, composto da Antonio Alverario, Claudio Castrogiovanni, Nicasio Catanese, David Coco, Vincenzo Crivello, Francesco Di Leva, Donatella Finocchiaro, Lollo Franco, Sergio Friscia, Ivan Giambirtone, Leo Gullotta, Guia Jelo, Francesco La Mantia, Vittorio Magazzù, Tuccio Musumeci, Tony Sperandeo, Andrea Tidona. Un vero e proprio tributo alla memoria di Piersanti Mattarella da parte degli attori siciliani coinvolti nel progetto che si avvale, a sua volta, di una troupe interamente siciliana. Aurelio Grimaldi da anni raccoglie materiali sul caso-Mattarella. Dopo l’elezione del fratello Sergio al Quirinale ha scritto una sceneggiatura densa di fatti e documenti. Tra i personaggi l’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, fratello di Piersanti, e Pietro Grasso che quel 6 gennaio 1980 era il giovane pm di turno. “Piersanti Mattarella – sottolinea Grimaldi – è una figura ingiustamente dimenticata. A Roma e Milano non esiste nemmeno una via a lui dedicata”.
La sinossi del film: il presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, si sta recando a Messa con la sua famiglia. Un giovane si avvicina al finestrino dell’auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane sostituto procuratore di turno, quel giorno dell’Epifania, sarà Pietro Grasso. Le indagini saranno proseguite dal giudice istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni. Il film ricostruisce il clima politico che ha preceduto l’omicidio: Piersanti Mattarella è totalmente avversato dai capicorrente siciliani del suo partito. Non disturbava solo gli equilibri in essere nella Dc, ma entrava a gamba tesa sugli affari e sugli accordi tra politica e mafia, la quale, per l’omicidio Mattarella, si allea con l’estrema destra romana neofascista in cambio dell’evasione dal carcere Ucciardone del leader Concutelli. Ma l’omicidio Mattarella è anche la storia di una famiglia, di valori e ideali.