Al Bano, 55 anni nel sole: “Il mio show in famiglia con Romina”

Al Bano, 55 anni nel sole: “Il mio show in famiglia con Romina”

Due serate evento su Canale 5, il 23 e il 30 gennaio per festeggiare i 55 anni di carriera, 55 passi nel sole, ma il vero show è vederlo raccontare l’incontro col ministro dell’Interno Matteo Salvini al Viminale insieme alla delegazione cinese. Al Bano in veste di produttore di vini va a spiegare il problema dell’esportazione in Cina: francesi a quota 50 per cento, Italia 5 per cento. “Due miei amici impresari cinesi che comprano i miei vini mi dicono: ‘Ti va di conoscere Salvini che è l’unico che ci può aiutare per l’esportazione dei vini?'” racconta il cantante “Così siamo andati. Ha promesso che insieme al ministro dell’Agricoltura se ne occuperà”. Le sembra il compito di un vicepremier? “Vuol dire che ora il Viminale è Vinimale?”.

Ha difeso Baglioni ma sta con Salvini per la questione dei migranti. Appoggia anche la chiusura dei porti? “Sono stato emigrante, so cosa vuol dire. Certo che sto male quando vedo che ci sono le navi cariche di persone e i porti restano chiusi. Ma siamo una nazione unica, siamo Europa: perché se ne deve occupare solo l’Italia?”. Ora che vede Salvini, non ha più visto Berlusconi? “Ma no, l’ho incontrato l’anno scorso al matrimonio della sorella di Francesca Pascale”.
Cappello in testa, in tavola il vino intitolato al padre, Don Carmelo, si racconta con i giornalisti a ruota libera. Dagli anni da operaio a Milano alla Innocenti: la mattina alla catena di montaggio, la sera col Clan di Adriano Celentano. I colleghi lo prendevano in giro quando cantava (“Muccala, terùn”), e lui rispondeva: “Ascoltami adesso che è gratis, un giorno pagherete per sentirmi cantare”.
Una carriera da Cellino San Marco alla Cina, i successi, il vino che oggi è la sua vera passione (“Produco un milione di bottiglie, voglio arrivare a cinque”), fino alla telenovela infinita con Romina Power. “Tutto falso, fanno copertine su cose che non esistono. Ho detto ai direttori dei settimanali: se versaste un obolo ai poveri per tutte le stupidaggini che scrivete, sarei contento”. La decisione rimangiata di smettere di esibirsi, dopo che a Porta a porta aveva dimenticato le parole di una canzone, poi il periodo di riposo e ora, in giro per il mondo. Lo chiama il presidente della Mongolia e parte. “Il momento più commovente degli ultimi anni? L’incontro con papa Francesco in Vaticano cinque giorni dopo aver avuto un infarto. Me lo avevano sconsigliato ma mi sono detto: se devo morire preferisco farlo davanti a Sua Santità”.

Dice che il segreto nella vita è vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. In tv ha riunito la sua grande famiglia, a partire da Romina Power e la figlia Cristel. “Non voglio fare nepotismo” dice, “ma Cristel mi ha davvero sorpreso: la vedo poco, vive a Zagabria con la sua famiglia ma è bravissima. Sa stare sul palco, conduce, sarà una sorta di voce narrante. Queste due serate sono state, non a caso, concepite come una festa con la mia famiglia, gli amici, i colleghi più cari e qualche sorpresa. Credo molto nei nostri figli: Yari vive in India, ma è spesso nei concerti, Romina Junior si divide tra l’Italia e gli Stati Uniti perché ha studiato da attrice”. Non ci sarà invece Loredana Lecciso. “L’ho invitata ma non è voluta venire, del resto non canta. Neanche i due miei figli più piccolini, ma per problemi scolastici e anche di opportunità. Li adoro, sono loro che mi hanno fatto scoprire la musica di oggi”.

Festa di famiglia con tanti ospiti: il 23 gennaio Pippo Baudo, Lino Banfi, J-Ax, Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Pupo, Alex Britti, Fabrizio Moro e Gabriele Cirilli. Per la seconda puntata dello show (prodotto da Endemol Shine Italy) Michele Placido, Beppe Fiorello (“farà uno dei suoi classici Modugno”), Mario Biondi, Roberto Vecchioni, The Kolors, Gigliola Cinquetti, Maryam e Raimondo Cataldo.

Che ne pensa del rap, della trap? “Penso che ogni epoca abbia la sua musica, hanno testi forti e i giovani vi si identificano”. Tornerebbe a Sanremo, magari come direttore artistico? “A cantare sì”. E di Baglioni cosa pensa? “L’anno scorso il festival non l’ho visto, ero in giro. Quest’anno spero di vederlo, soprattutto per ascoltare le canzoni. Ho cantato tante volte a Sanremo. Oggi sposi piaceva tanto a mia figlia Ylenia. Le dissi: si piazzerà al sesto, settimo posto. Si piazzò settima. Io ci prendo: ogni volta che sentivo i brani del festival capivo chi avrebbe vinto”. Che rapporto ha con i social? “Io li chiamo ‘dissocial’, sono lo specchio di questa società. Quando non c’erano i social, eravamo più sociali. Ci vuole coraggio per esprimere le proprie convinzioni e loro si nasconodono dietro l’anonimato. Una volta mi ci sono messo sui social, poi mi sono tolto. Torni a casa per difenderti. Da chi? Anonimi”. Il sogno? “Un duetto con Celentano e con Mina. Per ora ho duettato con Ro-Mina”.

Silvia Fumarola, Repubblica.it
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