Lo show al termine del concerto di chiusura del tour americano
Polemiche sui social per quel gesto dei Måneskin a conclusione del tour negli Usa: scende il sipario e la nota band romana distrugge sul palco gli strumenti musicali. Un instrument destruction che i giornali del settore raccontano evocando gli ‘Who’, ma a cercare bene la lista di band rock e musicisti, ad aver spaccato bassi e chitarre, è piuttosto lunga.
Partiti da Seattle lo scorso ottobre e passati, tra le altre città, per San Francisco, Phoenix, Detroit, Boston, Philadelphia, New York, Miami e ancora in Canada a Toronto e Montreal, la nota band romana si è scusata con chi li ha accusati di “stupido esibizionismo” o di dare “uno schiaffo in faccia a chi non può permettersi uno strumento”.
“Questo non era affatto previsto e forse abbiamo un po’ esagerato, ma ci è piaciuto”, hanno dichiarato. “Caos e distruzione a Las Vegas a parte, il nostro viaggio nordamericano – continua il post dei Måneskin – è appena finito e già ci manca tutto. Non potremmo essere più felici del tempo trascorso con voi e dell’amore che ci avete dimostrato. L’energia che avete portato a ogni singolo concerto ha reso questo tour semplicemente memorabile. Contando i giorni fino al nostro ritorno. Vi amiamo, grazie”.