Luca Argentero su messa in onda Doc Nelle tue mani: la stoccata alla Rai

Luca Argentero su messa in onda Doc Nelle tue mani: la stoccata alla Rai

L’attore racconta il motivo per cui la Rai ha deciso di centellinare la fiction di cui è protagonista e commenta il dibattito via web avvenuto con Beppe Fiorello

L’attore racconta il motivo per cui la Rai ha deciso di centellinare la fiction di cui è protagonista e commenta il dibattito via web avvenuto con Beppe Fiorello

Siamo agli sgoccioli. La fiction Doc-Nelle tue mani in onda su Rai Uno ha fatto compagnia ed appassionato per mesi i telespettatori affezionati e ora i fan aspettano con ansia il finale di stagione. Sembra purtroppo però che la fiction non goda di troppa fortuna in termini di messa in onda. Prima interrotta a causa del Covid, le puntate conclusive della prima stagione erano state rinviate e trasmesse da ottobre. Ora, invece, la Rai proprio sul più bello ha deciso di centellinare gli episodi in modo da “allungare il brodo”. Come? Mandando in onda ogni settimana un solo episodio da cinquanta minuti. Comoda scelta televisiva o strategia per tenere sul filo del rasoio i fan e ravvivare il loro interesse?

A svelare l’ignoto è stato proprio il protagonista della fiction Luca Argentero in un’intervista a Fanpage che ha spiegato le dinamiche che hanno portato a una scelta tanto sofferta per i telespettatori. Sembrerebbe, infatti, che la Rai sia a corto di nuovi programmi e serie tv per coprire il palinsesto. Pertanto la decisione sarebbe stata quasi d’obbligo.

L’attore ha messo le mani avanti dichiarando di comprendere le difficoltà di gestione e organizzazione in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo attualmente. Le riprese di diversi progetti sono state interrotte a causa dell’emergenza Covid. Tuttavia, ha aggiunto anche un’ironica stoccata dichiarando che per un appassionato di serie tv dover aspettare così tanto è una sofferenza.

“Non è facile mettersi nei panni di chi poi deve gestire un palinsesto. Non mi permetto di giudicarlo. Mi dispiace solo perché io, come tanti affezionati telespettatori, siamo divoratori di serie. Centellinare puntate da 50 minuti, una a settimana, passami il termine, è una sofferenza.”

Come nella stessa intervista ha raccontato di fare anche nella sua vita, Argentero ha cercato di guardare il lato positivo e ha riflettuto sul fatto che, vista la situazione, chi è rimasto indietro con le puntate vecchie avrà il tempo di recuperarle su Raiplay e rimettersi al passo. “Siamo arrivati alla fine comunque. Tanti la stanno rivedendo su RaiPlay o hanno cominciato dopo e arrivano in pari.”

Un bel modo di vedere le cose, quello di Luca Argentero che anche se in questo periodo la situazione non sembra andare nel migliore dei modi a molti, lui cerca di proiettare sé stesso in un futuro roseo e gioioso. E facendo un confronto col proprio personaggio Andrea Fanti, ha aggiunto:

“Io sono preso bene dalla vita in generale. In più, con una figlia piccola come dici tu, il mio futuro lo immagino roseo e positivo. Questo mantra è un mantra di scena. Nella vita mi ritengo una persona molto fortunata e tendo a non lamentarmi mai.”

E per ciò che riguarda la seconda stagione di Doc-Nelle tue mani ha confessato di non sapere assolutamente quale sarà la sorte del protagonista:

“Non ne ho la più pallida idea. Non mi hanno detto niente. È vero eh, non lo sto dicendo per dire. Io non so niente.”

Nel corso dell’intervista a Fanpage, Luca Argentero si è espresso anche in merito al botta e risposta avvenuto su Twitter tra lui e Giuseppe Fiorello. Pare che i due, in privato, abbiano riso della questione o per lo meno si siano divertiti ad osservare come sul web sia molto semplice ingigantire le cose. “A me fa sorridere perché le cose diventano sempre molto più grandi di quello che in realtà sono”, ha dichiarato.

In seguito non ha esitato a difendere il collega e a spendere per lui parole di stima nei confronti del lavoro svolto:

“Penso che sia sinonimo di grande passione per il proprio lavoro, quando uno sostiene, difende o giustifica delle scelte. Nel mio caso, come nel caso di Beppe c’è grande passione rispetto a quello che facciamo, grande attaccamento rispetto alle storie che portiamo. Magari uno si lascia prendere dall’entusiasmo e dice una parola in più invece che una in meno. Beppe è una persona che stimo, che conosco e con cui ovviamente ci siamo sentiti e ci siamo fatti una risata sopra rispetto a tutto il casino che si era creato per due battutine innocenti. È il clamore che scatta che fa sorridere. La cosa in sé è un eccesso di entusiasmo, ma è positivo.”

Sembra dunque che tra Beppe e Luca sia pace fatta ma che addirittura che non ci sia mai stata una guerra.

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