L’ex attore di «Dawson’s Creek» e la moglie hanno vissuto «il peggior incubo di ogni genitore in attesa»: un aborto spontaneo. Erano in attesa del sesto figlio: «Non sai mai perché accadano queste cose, tutto quello che so è che il dolore ti avvicina ancora di più a chi ami»
È un momento diffcile per James Van Der Beek e la moglie Kimberly.
L’ex attore di Dawson’s Creek e Kimberly aspettavano il sesto figlio ma le cose non sono andate come speravano. Kimberly ha avuto un aborto spontaneo. L’ha raccontato, visibilmente commosso, l’attore durante la semifinale di Dancing with the Stars, il programma al quale sta partecipando da qualche mese: «Mia moglie Kimberly e io abbiamo attraversato il peggior incubo di ogni genitore in attesa. Abbiamo perso il bambino», ha rivelato in un video, «La piccola anima a cui aspettavamo di dare il benvenuto nella nostra famiglia ha preso un’altra strada».
E ancora: «Non sai mai perché accadano queste cose, è quello che ho detto ai miei figli. Tutto quello che sai è che il dolore ti avvicina ancora di più a chi ami, a chi ti apre il cuore. Ti rende più umano».
James, che è padre di Gwendolyn, nata poco più di un anno fa, Olivia, 9, Joshua, 7, e Annabel, 4 ed Emila, 3, ha spiegato di aver pensato di non volere più partecipare allo show ma di avere deciso poi di scendere in pista in onore di sua moglie: «Piccola, sono qui per te».
James e Kimberly sono marito e moglie dal 2010. E già in passato avevano dovuto affrontare il dolore di tre aborti spontanei. «Ci eravamo già passati ma mai così avanti nella gravidanza», ha continuato il 42enne via social, condividendo una foto della moglie abbracciata alla figlia più grande, «E mai tutto questo era stato accompagnato da una spaventosa minaccia per la salute di Kimberly.
E ora sono molto grato di vedere che si sta riprendendo. In momenti come questi l’importante è esserci l’uno per l’altra. E noi ci siamo».
L’attore già in passato aveva parlato della gestione del dolore: «È doloroso e straziante a livelli più profondi di quanto potreste mai immaginare. Non giudicate il vostro dolore e non provate a razionalizzarlo attraverso i luoghi comuni.
Lasciatevi attraversare dalle sue onde e poi dategli il giusto spazio. Poi, quando ne sarete in grado… provate a riconoscere la forza che avete messo in campo per risollevarvi. Non sarete più gli stessi di prima.
Alcune cose cambiano in base alle nostre decisioni, altre invece perché l’universo decide di crollarci addosso. Ma in entrambi i casi questi cambiamenti possono essere dei regali».
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