Usava i social media per trovare le sue vittime, di solito aspiranti modelle o attrici, per poi attirarle in luoghi dove -lui diceva- ci sarebbero stati dei servizi fotografici o produzioni di video musicali, risultanti poi inesistenti
E’ noto come rapper con il nome d’arte KR, ha pubblicato un EP nel 2017 e ha interpretato il membro di una gang nel film del 2018 “Superfly”. È anche apparso nel film del 2017 “Kings”, interpretato da Daniel Craig e Halle Berry.
La notorietà raggiunta da Kalaan Walker a livello artistico è stata però travolta dalle numerose accuse di stupro che il rapper e attore ha accumulato dal 2013 in poi e per cui oggi è stato condannato da un minimo di 50 anni al carcere a vita. Accusato di aver commesso violenza sessuale ai danni di sette donne, avrebbe aggredito a abusato anche di tre minorenni.
Walker, 27 anni, è stato registrato dal giudice della Corte superiore Joseph Brandolino con la qualifica di molestatore sessuale a vita e il vice procuratore distrettuale Cynthia Wallace ha definito l’attore “un vero predatore”.
Il rapper usava i social media per trovare le sue vittime, di solito aspiranti modelle o attrici, per poi attirarle in luoghi dove lui diceva ci sarebbero stati dei servizi fotografici o produzioni video musicali, risultanti poi inesistenti. Ciò che avveniva era invece la violenza sessuale.