Il frontman della band irlandese si è aperto su presunte minacce di morte nel suo nuovo memoir. Scrive che il suo gruppo musicale – e anche lui personalmente, compresa la sua famiglia – sono stati presi di mira dall’IRA, dai gangster e da un gruppo di estrema destra
Bono Vox degli U2 svela nella sua autobiografia che sia lui sia gli altri membri della band hanno ricevuto minacce di morte.
Il frontman del celebre gruppo irlandese si è aperto su presunte minacce nel suo nuovo memoir, in cui scrive che il suo gruppo musicale – e anche lui personalmente, compresa la sua famiglia – sarebbero stati presi di mira dall’IRA, dai gangster e da un gruppo di estrema destra nel corso della loro lunghissima carriera.
Il libro autobiografico firmato da Bono è di prossima pubblicazione, e si intitolerà Surrender: 40 Songs, One Story.
Come riporta la giornalista Elisabetta Aubrey in un recente articolo apparso sul sito del magazine statunitense NME, Bono nel libro afferma che Gerry Adams (l’ex leader dello Sinn Féin, movimento e partito politico indipendentista irlandese fondato nel 1905 da Arthur Griffith; è un partito politico di sinistra d’ispirazione socialista democratica e repubblicana, ndr) ha parlato male di lui – e degli U2 in generale – a causa della loro posizione a favore della pace. “L’opposizione degli U2 ai paramilitari (di ogni tipo) era costata all’IRA una preziosa raccolta fondi negli Stati Uniti”, si legge nel memoir di Bono.
LA MOGLIE DI BONO, ALI STEWART, ERA L’OBIETTIVO
Il leader degli U2 ha parlato del suo libro per la prima volta lo scorso 16 ottobre al Times, in occasione del The Sunday Times Cheltenham Literature Festival.
Ha svelato che dei funzionari speciali avrebbero avvertito lui e sua moglie che proprio lei, la moglie di Bono (Ali Stewart), era l’obiettivo prescelto, un obiettivo più facile da colpire rispetto a lui.
“La prendo ancora male”, scrive Bono nel libro, come riporta The Times.
E nell’autobiografia ha anche ricordato come la sua famiglia sia stata oggetto di una presunta minaccia di rapimento da parte di alcuni gangster in Irlanda. Bono ha affermato che un “famoso leader della malavita a Dublino aveva pianificato di rapire [le sue figlie], che la gente [del gangster] aveva invaso le nostre case per diversi mesi e sviluppato un piano elaborato”, sempre secondo le pagine del libro del musicista, riportate dal Times.
NEL MIRINO DI GRUPPI DI ESTREMA
Bono prosegue nelle sue pagine autobiografiche raccontando di un altro incidente, verificatosi quando gruppi di estrema destra avrebbero preso di mira gli U2 dopo l’uscita del loro brano Pride, canzone tributo a Martin Luther King.
Parlando all’evento organizzato dal Times, Bono ha ricordato come, durante un concerto in Arizona, è stato avvertito che se avesse cantato la strofa sull’assassinio di Martin Luther King “non sarebbe arrivato alla fine della canzone”.
“Era diventato tutto messianico su me stesso”, ricorda Bono, che in quell’occasione nonotsante le minacce ha cantato il verso chiave: “Gli spari fuoriescono nel cielo di Memphis, finalmente liberi, ti hanno tolto la vita, non potevano prendere il tuo orgoglio”. Ha spiegato: “Ho poi capito la gravità della situazione e ho chiuso gli occhi”.
Arrivato alla fine della canzone, ha aggiunto: “‘Sono ancora vivo. Oh bene’. E ho alzato lo sguardo e non potevo vedere la folla perché [il bassista] Adam Clayton era in piedi di fronte a me ed era stato lì per l’intera strofa”, riporta il Times.
IL MEMOIR DI BONO USCIRÀ IL 1 NOVEMBRE
Bono darà alle stampe il suo libro di memorie il 1 novembre, pubblicato dalla casa editrice Alfred A. Knopf (e in formato audiolibro da Penguin Random House).
Si tratta di un testo di ben 576 pagine in cui verranno esplorate le origini di 40 canzoni chiave nella vasta discografia degli U2.
Ogni capitolo prende il nome dalla canzone di cui racconta, con la storia della vita di Bono intrecciata alla carriera sua e della sua band, come riporta la giornalista americana Elizabeth Aubrey su NME.
BONO SARÀ IN TOURNÉE PER PRESENTARE IL LIBRO
Il cantante porterà il libro in tour, andando a presentarlo in 14 città. La tournée è stata ribattezzata come “Stories Of Surrender”, e inizierà il 2 novembre con la prima tappa a New York. Ciascuno degli eventi del tour letterario sarà “una serata di parole, musica e qualche malizia”, come si legge nel comunicato ufficiale.
Bono ha aggiunto in una nota: “Mi manca stare sul palco e la vicinanza del pubblico degli U2. […] In questi spettacoli ho alcune storie da cantare e alcune canzoni da raccontare. Inoltre voglio divertirmi un po’ presentando il mio ME-moir, SURRENDER, che è davvero più un WE-moir se penso a tutte le persone che mi hanno aiutato ad arrivare da lì a qui”.