A Milano date sold out per l’Adesso Tour che vede Emma Marrone esibirsi nuovamente dal vivo a due anni di distanza. Oltre due ore di concerto tra canzoni, parole e tanta gratitudine. Con un’ospite speciale, perché «la musica non è fatta solo di applausi»
Emma torna in concerto con le idee chiare. Quella di Milano è la partenza di un tour di oltre venti date nei più grandi palazzetti italiani che porteranno la cantante salentina in tutta Italia. Ha curato ogni dettaglio, ha pensato il palco, ha voluto luci e i grandi schermi, ha riarrangiato tutte le 23 canzoni in scaletta, per poter costruirsi addosso uno spettacolo che la rappresentasse, al cento per cento.
Arrivata al tredicesimo disco di platino della sua carriera, che verrà certificato nei prossimi giorni, porta in scena uno spettacolo a cui sta lavorando da gennaio dell’anno scorso: «È partito tutto a Roma, davanti a una cheesecake cucinata da me. Non ho ideato niente da sola. Siamo una squadra, ognuno è stato libero di dire la propria, seguendo le mie proposte. Avevo voglia di creare un racconto. Gli schermi dietro al palco rappresentano il divenire. E il palco è la mia anima. Ogni tanto è fermo, ogni tanto si muove. Come me. Quello che penso oggi può essere diverso da quello che penserò domani». Una produzione complessa, tecnologicamente e scenograficamente. Emma si muove molto sul palco, si arrampica sugli schermi in bilico, rimane in equilibrio, va in alto, poi scende di nuovo. La incontriamo a fine concerto, giusto il tempo di infilarsi un accappatoio, per fare il bilancio di questa seconda serata milanese: «Ho tirato il fiato solo all’ultimo brano. È solo alla fine di un concerto che riesco a lasciare andare la tensione. E di solito, o mi sento mortificata perché magari ho sbagliato tante cose oppure, come stasera, mi libero. Ci tenevo tanto a farlo bene. Questa sera ci sono riuscita».
Più di due ore, per uno show che propone momenti diversi al pubblico: «È un concerto riflessivo in partenza, con punti fermi. La parte centrale è più acustica, per poi sfociare nel rock. Questo tour accomuna tutte le mie anime, pop, rock ma anche indie, basti pensare a come ho stravolto You don’t love me di Dawn Penn, che ho proposto come cover. In questo tour possono sopravvivere tutte le mie sfaccettature».
Il pubblico sembra amarle tutte e, tanto si dà lei, tanto risponde. C’è anche chi si sente male, e in un paio di momenti la musica si ferma, Emma diventa quasi materna, chiede spazio, si rivolge preoccupata a chi sta male, aspetta che i soccorritori facciano il loro lavoro e poi riparte nel suo concerto raccontato, che crea un ritmo tutto suo e diventa un discorso personale, tra lei e i suoi fan, dove la musica si alterna alle parole.
Emma ringrazia di continuo, presenta tutti i componenti della band, ringrazia di nuovo, ringrazia chi ha creduto in lei e le ha regalato canzoni, come Roberto Angelini con Calore che «sarà sempre e per sempre il mio marchio di fabbrica», o Kekko dei Modà «che è un mio grande amico e ha scritto per me Non è l’inferno con cui ho vinto Sanremo, il primo brano da cui ho imparato a dire quello che penso, sempre». Presenta i quattro ballerini, la corista, la sua squadra. E non solo. Prima della settima canzone porta sul palco un’ospite inaspettata ma importante perché «La musica non è fatta solo di applausi, la musica è anche un modo per cambiare le cose».
Lascia il microfono a Valentina Piztalis, la donna sopravvissuta al tentato omicidio del marito, che le diede fuoco: «Sono su questo palco perché sono sopravvissuta alla morte orrenda per la mano di qualcuno che diceva di amarmi. Ogni giorno mi alzo e combatto per me, ma anche per le donne che non ce l’hanno fatta». Valentina presenta la sua Onlus Fare x Bene che dà assistenza alle donne vittime di violenza. E sugli spalti vengono i brividi, ha ragione Emma quando dice che «Se te lo racconta chi ha vissuto l’esperienza in prima persona, le parole arrivano di più». E dal palco, riprendendosi il microfono, aggiunge «Vorrei ricordare agli uomini che anche le parole fanno male» lasciando partire, oltre al boato di approvazione del pubblico, anche le note di Io di te non ho paura. Valentina sarà anche a Verona con lei lunedì 19 settembre per la serata Amiche in Arena contro la violenza sulle donne, organizzata da Fiorella Mannoia e Loredana Berté.
«Se mi avessero chiesto se sarei riuscita a realizzare tutto questo avrei detto di no. Ma ogni giorno mi sveglio e penso che la mia vita sia un regalo bellissimo». Quel senso di rivalsa, di dover dimostrare quanto vale, è passato. Ora c’è spazio solo per la musica. Voce, movimento. Balla molto, si muove molto. «Ma non avrei mai potuto sostenere uno spettacolo danzante. Ho voluto inserire momenti quasi teatrali, mi sono allenata tutti i giorni per sostenere la prova fisica di questo palco, sto facendo una dieta sana. 23 date, con uno spettacolo così, non sono facili» I prossimi appuntamenti sono a Genova, Firenze, poi Roma, fino al 22 ottobre, con l’ultima data di Torino. E, ad aprire ogni tappa, grazie a un accordo tra F&P e Siae verrò dato spazio alla musica giovane: «Elodie e Antonino sono due artisti in cui credo molto e che sto producendo. Hanno bisogno di essere ascoltati e visti. Hanno bisogno di cantare, proprio come l’avevo io. Poi ci sono poi grandissimi autori che mi hanno aiutato nella realizzazione del disco Adesso e che hanno progetti indipendenti e quindi è giusto farli venire sul palco: Zibba, Diego Mancino, Ermal Meta, Dario Faini e Giovanni Caccamo. Poi i ragazzi di Amici con cui ho lavorato quest’anno, i La Rua e Lele. E a Roma invece Loredana Errore. Sono contenta del suo ritorno, abbiamo parlato tanto. Ha un grande coraggio, l’ho sempre stimata». Il finale è di nuovo lento, riflessivo. Emma saluta il suo pubblico sulle note di Poco prima di dormire: «Ho voluto chiudere con un momento di respiro. Questa scaletta è l’esposizione totale di quello che sono io. Sfurio, ma poi mi fermo a pensare». O, come questa sera, a festeggiare nell’after show. Perché in fondo, «la doppietta più bella della mia vita», come ha amato definire le due date del Forum di Milano, merita un grande brindisi. La scaletta del concerto Adesso (tvb) – Occhi profondi – L’amore non mi basta – Finalmente – Schiena – In ogni angolo di me – Io di te non ho paura – Calore – Per questo paese – Quando le canzoni finiranno – Che sia tu – Resta ancora un po’ – In viaggio – You don’t love me – Arriverà l’amore – Amami – Non è l’inferno – Cercavo amore – Argento adesso – La mia città – Facciamola più semplice – Il paradiso non esiste – Poco prima di dormire.
Vanity Fair