76° Prix Italia – Torino

76° Prix Italia – Torino

Anche quest’anno il Prix Italia, giunto alla 76ª edizione che si terrà a Torino dall’1 al 4 di ottobre, si propone come luogo di incontro e confronto tra culture, linguaggi e media differenti. I 252 programmi in concorso, inviati da 76 broadcaster appartenenti a 50 Paesi, rappresentano l’eccellenza internazionale della produzione radiofonica, televisiva e multimediale. Si tratta di voci forti e chiare, come recita il claim dell’edizione, grazie alle quali diventa possibile tracciare una ricca panoramica su temi, problematiche, tendenze culturali e questioni sociali legate alla complessità del nostro tempo, con diversi riferimenti alla scottante attualità, alle sfide del futuro e con lo sguardo rivolto all’orizzonte delle più recenti innovazioni tecnologiche.

Naturalmente, molti dei programmi in concorso affrontano tematiche di interesse globale che abitano la nostra quotidianità. La riflessione critica intorno a innovazione digitale e intelligenza artificiale, centrale in quest’edizione del Prix Italia, emerge anche in opere come Alter Ego. La inteligencia invisible (Alter Ego: The Invisible Intelligence, RTVESpagna), documentario che si interroga sull’impatto che l’AI avrà sulla società e sulle nostre vite nei prossimi decenni, e Lap-See Lam – konstnären och den sjungande kocken (Lap-See Lam – The Artist and the Singing Chef, SVTSvezia), in cui una giovane artista cinese trasferisce il ristorante di famiglia, destinato alla chiusura, all’interno di un nuovo ambiente ibrido integrato con la realtà virtuale. Il discorso prosegue anche con prodotti interattivi come Fortune (ARTE FranceFrancia), che fa uso della realtà aumentata per evidenziare le disuguaglianze economiche della società occidentale del terzo millennio e metterci in guardia sul potere corrosivo del denaro.

I drammatici scenari di guerra sono ancora presenti nelle narrazioni, come quella dei tanti civili ucraini costretti a diventare soldati per difendere le proprie famiglie, narrata in Ukraine’s Civilian Soldiers: The War Recorded on Smartphones (NHKGiappone), o quella alla base della spinosa questione israelo-palestinese, presentata in Zionism: Manufacturing a State (TRTTurchia).

In un panorama geopolitico sempre più instabile, migrazioni e confini sono ancora oggetto di grande interesse per i broadcaster. Accade ad esempio in Darién no es una ruta (Darién is not a route, SERTVPanama), toccante documentario che segue alcuni cittadini panamensi che lavorano al confine con la Colombia rischiando ogni giorno la propria vita, su una rotta considerata tra le più pericolose al mondo. Uzrok smrti: granica (Cause of Death: The Border, HRTCroazia), invece, segue il disperato tentativo dei migranti che dalla Bosnia cercano di attraversare il confine croato per entrare nell’Unione Europea nella speranza di una vita migliore, subendo maltrattamenti che spesso sfociano in brutali omicidi.

Di sopravvivenza, intesa nelle sue accezioni semantiche più eterogenee, parlano Language of my Soul (SABCSudafrica), documentario la cui protagonista è l’ultima persona al mondo a parlare la lingua indigena sudafricana nǀu, ormai destinata all’estinzione, e Fais un homme de toi: thérapies de conversion (Make a Man of Yourself: Conversion Therapies, CBC/SRCCanada), che ripercorre la storia di Laurent, settantenne che ha abbracciato una nuova vita dopo anni di terapie di conversione che l’avevano costretto a negare la propria omosessualità.

L’empowerment femminile è il fulcro di produzioni come Women of Science (RTBFBelgio), documentario belga che tenta di riscattare la memoria di tutte quelle donne che sono state rimosse dalla memoria collettiva nonostante i loro fondamentali contributi alla scienza, mentre il francese Le compromis – Dans les coulisses du pouvoir (Everyone’s Business, ARTE G.E.I.EFrancia) segue la lotta di tre europarlamentari.

Nel combattere le ingiustizie della globalizzazione causate dalla mancanza di responsabilità delle grandi aziende private.

Negli ultimi tempi, il tema della salute mentale, soprattutto tra le giovani generazioni, sta acquistando sempre più importanza e priorità. Lo confermano opere come Sur le fil (On The Edge, ARTE France – Francia), un’indagine sul bipolarismo che grava sulla famiglia dell’autrice, ma di cui nessuno è mai stato consapevole, e De la marginea lumii (From the Edge of the World, TVR – Romania), che illumina la triste condizione degli adulti autistici in Romania, privati di diritti e possibilità di integrazione sociale.

Diversi programmi trattano di identità e tradizione locale, esplorando le culture dei vari Paesi del mondo in chiave moderna, enfatizzando come l’innovazione possa rivitalizzare e al contempo preservare le nostre radici. È il caso di Op (Whop, Radio Belgrado – Serbia), un reportage radiofonico che racconta la vita degli ultimi scalpellini d’Europa, registrando le loro voci direttamente sul posto, e di Un lugar llamado México (A place called Mexico, Canal Once – Messico), che ci mostra Sian Ka’an, il più grande spazio protetto dei Caraibi, esplorandone i paesaggi e immergendosi nelle aree archeologiche dell’antica civiltà maya.

Anche il tema della famiglia è molto presente, affrontato sotto diverse prospettive, come in Najrajši bi se fentala (I Wanna Off Myself, RTV Slovenija – Slovenia), un monologo che tratta delle vite e problematiche di tre generazioni di donne, e in Vsichko za sina mi (All about him, BNT – Bulgaria), una fiction il cui protagonista, dopo aver cresciuto da solo suo figlio, è sconvolto quando la madre del bambino, creduta morta, riappare improvvisamente nel ruolo di tata.

Quest’anno, inoltre, diversi programmi parlano di criminalità e dei casi mediatici ad essa collegati, offrendo storie coinvolgenti e riflessive. Ad esempio, Sekunnit (Seconds, Yle – Finlandia), dove l’agente Marita Kaila cerca di far luce su un incidente ferroviario che ha causato più di sessanta morti, ma viene ostacolata da pressioni esterne. Mr Bates vs The Post Office (ITV – Regno Unito), invece, racconta il più grande errore giudiziario della Gran Bretagna, in cui più di settecento impiegati delle poste furono ingiustamente accusati di crimini finanziari.

Le vicende a sfondo storico continuano a proporre narrazioni vivaci. In Die Affäre Finaly – Entführt im Auftrag des Vatikans (The Finally Affair – Abducted by order of the Vatican, ORF – Austria), siamo nel 1953, quando due orfani dell’Olocausto sono rapiti da alcuni sacerdoti su ordine del Vaticano e portati dalla Francia alla Spagna, mentre Heshtja e thyer (Broken Silence, RTK – Kosovo) è un documentario che racconta la storia di alcune donne che hanno sopravvissuto a numerose violenze sessuali durante la guerra in Kosovo e la loro lotta per ottenere giustizia.

Numerosi sono i programmi dedicati all’esplorazione della delicata fase dell’adolescenza. Il podcast Prvič (The First Time, RTV Slovenija – Slovenia) è un viaggio nelle esperienze uniche e spesso turbolente che segnano il passaggio all’età adulta. Dakar Sistaz – 1/3 (ČT – Repubblica Ceca), invece, è una docu-serie che narra le gesta dei gemelli Aliyyah e Yasmeen Koloc nel competitivo mondo del Dakar Rally.

Grande attenzione anche all’introspezione e alla scoperta di sé. Hvem er Tessa? (Who is Tessa?, DR – Danimarca) racconta la storia di una ragazza senzatetto che, dopo una vita di stenti e incertezze, diventa una star della musica danese, mentre Fünf beste Tage (Five Best Days, SRG SSR – Svizzera) segue una donna malata terminale che ha scelto di ricorrere all’eutanasia, assistita dal suo compagno. Il suo ultimo viaggio diventa un’occasione per riflettere sul vero significato della vita.

I programmi registrano anche nelle categorie Radio Music e TV Performing Arts. Diversi sono i generi musicali che le animano: si va dal repertorio classico con Koncert i Orkestrës Simfonike të Radio Televizionit Shqiptar (Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Radio Televisione Albanese, RTSH – Albania), al folclore locale di Gisela e o Fado (RTP – Portogallo), fino a Jakdangmoui (Secrets Of K-Pop Lyrics, KBS – Corea del Sud), che indaga i processi di scrittura dei testi del k-pop, il genere sudcoreano che in pochi anni ha conquistato il mondo intero.

Molti anche i prodotti dedicati alla scoperta della personalità degli artisti, che si tratti della turbolenta vita di George Michael in De Laatste Dagen Van… George Michael (Gli Ultimi Giorni di… George Michael, NPO – Paesi Bassi) o di seguire Cátia de França, Ceumar e Déa Trancoso in un inedito tour per il Brasile in Sonora Brasil, líricas femininas: Líricas Transcendentes (Sonorità dal Brasile, liriche femminili: Trascendenza Lirica, Sesc TV – Brasile).

La musica, inoltre, è da sempre custode delle radici culturali dei popoli, come ci ricordano Music That Carries Truth: A special concert in honour of residential school survivors (CBC/SRC – Canada), in cui i suoni e le melodie della comunità indigena permettono una rilettura della storia ufficiale e l’avvio di un tentativo di riconciliazione con i canadesi, e From Little Things Big Things Grow (ABC – Australia), storia di uno dei brani folk più noti in Australia, scritto dai cantautori aborigeni Kev Carmody e Paul Kelly.

Spazio anche a programmi che esplorano i processi produttivi del cinema e delle arti performative, come Studio Ghibli and Hayao Miyazaki’s 2399 Days (NHK – Giappone), documentario che segue le diverse fasi creative dei film del famoso studio d’animazione giapponese e del genio che lo ha fondato, Between the Ears: Henry Mancini (BBC – Regno Unito), che ripercorre in maniera non convenzionale la vita e la carriera del celebre compositore americano, e Pastor. Cztery akty (TVP – Polonia), preziosa testimonianza del lavoro e dello studio in palcoscenico del ballerino e coreografo polacco Krzysztof Pastor.

Infine, non mancano questioni etiche e sociali di stretta attualità. È il caso della fumettista siriana Amany Al-Ali, che è riuscita a diffondere il suo grido di resistenza all’estero dopo essere stata censurata in patria, come raccontato in Zeichnen aus Protest – Syrien: Die Karikaturistin Amany Al-Ali (Draw for Change – Behind the Lines Syria: Cartoonist Amany Al-Ali, ARD – Germania), o quello di Hiperia (RTVE – Spagna), che ci lascia sbigottiti di fronte a un’intelligenza artificiale che diventa autrice e conduttrice di un programma radiofonico per giovani.

Anche quest’anno i programmi proposti per la categoria Prix Italia IFAD Copeam Special Prize forniscono una panoramica dettagliata sulle tematiche sostenute da IFAD, in una prospettiva creativa e moderna. Il premio verrà assegnato al prodotto che meglio saprà narrare come l’innovazione tecnologica può migliorare la qualità delle nostre vite, portando a un nuovo modo di pensare e a un maggior benessere per le persone e il pianeta, trasformando gli attuali sistemi alimentari e favorendo una crescita economica inclusiva e sostenibile.

Innovazione e futuro sono al centro di prodotti come El Pastor Invisible (Il Pastore Invisibile, RTVE – Spagna), che segue alcuni madrileni che hanno trasformato e alleggerito le millenarie pratiche della pastorizia grazie alla tecnologia e all’intelligenza artificiale, e Together… We Innovate (EPTV – Algeria), un documentario che mostra come, grazie all’avvento dei sistemi robotizzati, sia possibile svolgere attività agricole in maniera completamente automatizzata. Questi programmi mettono in luce come la tecnologia può essere un potente strumento per affrontare le sfide globali e migliorare la qualità della vita.

La varietà tematica dei programmi presentati in…

Concorso Intercetta Quella Degli Altri Broadcaster

Il concorso dimostra nuovamente la capacità dell’azienda di coinvolgere un pubblico variegato e di aprirsi a livello internazionale.

Si parte dal documentario L’Oro d’Italia, un viaggio lungo la penisola alla riscoperta della pasta e delle storie familiari di chi la produce, e si arriva al progetto web interattivo Cassandra, prodotto dalla scuola Holden con Rai Cinema, dove l’intelligenza artificiale si intreccia con quella umana.

Il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi è stato celebrato sia con la fiction Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo che con il podcast fantasy La ragazza delle onde.

Con Il Paese dei Pazzi, la radio affronta in modo originale il tema della salute mentale, mentre la comicità surreale dei reportage di Faccende complicate offre un’occasione per riflettere su questioni sociali di grande rilevanza.

Il rapporto tra uomo e natura è analizzato nel documentario Pericolosamente vicini. Vivere con gli orsi, mentre l’adolescenza è il fulcro della webserie Eppure cadiamo felici.

Inoltre, Banksy e La ragazza del Bataclan è incentrato sulla vicenda del furto dell’opera realizzata dall’artista in ricordo delle vittime degli attacchi terroristici del 2015.

Infine, la musica con Calcutta sul tetto, una live session del cantautore dalla terrazza dello storico palazzo Rai di via Asiago, dimostra come la radio sia ancora un mezzo capace di connettere pubblico e artisti.

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