Le barriere architettoniche sono un grande problema dell’Italia. Così capita che una 35enne milanese rimanga fuori da un concerto a lungo atteso nonostante abbia speso 300 euro per acquistare un biglietto Vip fronte palco e vedere la sua beniamina Taylor Swift dal vivo a San Siro. Il problema? Una sedia a rotelle che renderebbe impossibile collocarla in quella zona di prato.
UNA PEDANA IN PIÙ
Così Silvia Stoyanova ha deciso di rivolgersi al web con una petizione su Change.org che in meno di tre settimane ha già raccolto 32mila firme. Quello che chiede la donna è di aggiungere un’ulteriore pedana per permettere a tutti i disabili di assistere al concerto. “Ho un biglietto vip zona prato ma gli organizzatori non sono sufficientemente organizzati per ospitare più persone sulla sedia a rotelle – ha spiegato in un video su TikTok -. Quindi mi è stato detto che se sono munita di sedia a rotelle io non posso accedere”.
IL MODULO COMPILATO PRIMA DELL’ACQUISTO
Nella petizione, Silvia Stoyanova ha spiegato la dinamica dei fatti. Come tutti i disabili ha dovuto compilare un modulo sul sito dell’organizzatore dell’evento in Italia, allegando la documentazione di invalidità e spedendo tutto via mail. “Mi era stato spiegato telefonicamente che si sarebbero presi la briga di occuparsi di noi disabili una volta esauriti i biglietti in vendita su Ticketone – ha detto -. In attesa di essere ricontattata da loro mi sono mossa per conto mio e mi sono comprata un biglietto Vip fronte palco, zona prato. È vero che ho speso la bellezza di 300 euro ma almeno ero sicura che fosse una zona accessibile per la sedia a rotelle, in quanto priva di gradini”.
UN PRECEDENTE FAVOREVOLE
Così, evidentemente, non era: “Una volta chiuse le vendite, l’agenzia ha iniziato a occuparsi anche di noi. Io rientro tra le persone che sono state escluse dall’evento. Allora ho chiamato l’agenzia comunicando loro che mi sono comprata un biglietto Vip e la loro risposta è stata che ‘in ogni caso, seduta sulla sedia a rotelle, non puoi partecipare pure avendo quel biglietto'”. Quindi la richiesta fatta agli organizzatori tramite la petizione online. E un certo ottimismo sul suo esito: “In Italia per fortuna abbiamo un precedente grazie ad una ragazza che si è battuta per una seconda pedana per disabili all’Arena di Verona, quindi sappiamo che è possibile – ha concluso nel suo appello -. Chiedo agli organizzatori di smettere di vederci come persone di serie B”.