A quasi trent’anni dalla morte di lui, scomparso in un incidente in mare il 3 ottobre 1990, ricordiamo una delle storie d’amore reali più belle e romantiche di sempre. Belli, giovani, si piacquero subito, durante una crociera nell’estate 1983. Continua la serie «Amori reali» che vi farà compagnia per tutta l’estate
Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi, basta nominarli per evocare una delle storie d’amore più romantiche di sempre, chiacchieratissima negli anni Ottanta, complice l’atmosfera glamour che all’epoca faceva da sfondo a qualsiasi cosa riguardasse il Principato di Monaco.
Tutto, intorno a loro, aveva i contorni della favola. Da una parte una principessa bellissima, reduce da un matrimonio durato appena due anni con il banchiere parigino Philippe Junot (dal 1978 al 1980) unione osteggiata da tutti, Grace Kelly e Ranieri III in primis, ma fortemente voluta dall’allora ribelle principessa, che avrebbe testato con mano quello che tutti conoscevano, l’infedeltà seriale del marito e la sua avversione a metter su famiglia, dall’altra il rampollo di due imprenditori tessili lombardi, fascinoso, schivo, sportivo appassionato.
Si incontrano dopo altri amori. Carolina, che prima di Junot il mondo avrebbe voluto al fianco del principe Carlo (un’altra trama da soap opera, sostenuta da mamma Grace e da una serie di incontri tra i due che si risolsero in un nulla di fatto) era stata molto vicina al campione di tennis argentino Guillermo Villas e a Robertino Rossellini, Stefano a Dalila di Lazzaro, alla showgirl Marina Perzy e a Pinuccia Macheda, la sua prima fidanzata.
Con Carolina è colpo di fulmine, si somigliano, vogliono le stesse cose. L’incontro, si favoleggia, sul motoscafo Baharet, 35 metri, durante una crociera tra la Sardegna e la Corsica, entrambi ospiti di Francesco Caltagirone. È l’estate 1983.
Grace è morta da un anno, Ranieri approva incondizionatamente il giovane italiano, testa sulle spalle, faccia da bravo ragazzo, sa che per la figlia è quello giusto. I genitori di lui, Giancarlo e Fernanda Casiraghi, restano subito colpiti dalla futura nuora. «Ricordo come fosse ieri il primo incontro con la principessa. La signora che ci aiutava in casa ci corse incontro: “Giù c’è Stefano con la principessa Caroline“. Andai a sbirciare dall’alto, era lei. Ci colpì subito per la sua semplicità», ha raccontato dieci anni fa la signora a Gente, in occasione dei vent’anni della morte del figlio.
Il primo incontro con Ranieri? «Non dovete credere a quello che è stato scritto su mia figlia. È una brava ragazza», le parole del principe. Loro lo sapevano già. «Non abbiamo mai pensato il contrario, anche perché Carolina è davvero una donna normale. Quando entra nel suo ruolo ufficiale è molto principessa, ma in casa è un’altra donna. Ci vogliamo ancora molto bene, mi chiama ancora “mamma“».
Annuncio del fidanzamento e matrimonio arrivano nel giro di pochi mesi. Lei nelle foto dell’epoca sorride sempre, lui è sempre imbronciato, colpa di un’innata timidezza e dell’improvvisa popolarità. Stefano si ritrova in un mondo molto diverso da quello a cui è abituato, ma l’amore per Carolina è vero e la favola si realizza. Una cerimonia sobria, nella Sala degli Specchi di Palazzo Grimaldi, in forma civile, sancisce l’inizio di un’unione salda (il matrimonio con Junot sarà annullato dalla Sacra Rota solo nel 1992, ndr). Carolina sceglie un semplice abito in seta color crema firmato Christian Dior, unico vezzo, un nastro tra i capelli. È il 29 dicembre 1983, la principessa aspetta il primogenito, Andrea, che verrà alla luce il 28 giugno 1984. Nel giro di quattro anni arrivano altri due figli, Charlotte, nata il 3 agosto 1986, e Pierre, nato il 5 settembre 1987.
In cinque restano appena tre anni. Il 3 ottobre 1990 Stefano muore durante una gara di off-shore a Saint-Jean-Cap-Ferrat. È alla guida del Pinot di Pinot, si gioca il titolo mondiale, già suo l’anno precedente. La beffa? Il lunedì precedente aveva interrotto la manche per soccorrere l’equipaggio di un’imbarcazione incendiata, quel giorno, un mercoledì, era stato riammesso alle gare nella stessa posizione che occupava precedentemente. La giornata è infernale, onde alte e meteo inclemente, ma lui spinge fino a 180 chilometri all’ora, poi due onde lo travolgono. Il copilota viene sbalzato fuori, lui resta incastrato dentro, con la colonna vertebrale rotta. Quando viene estratto è già morto.
Secondo alcuni voleva ritirarsi, anche per assecondare Carolina, terrorizzata da quello sport, secondo altre testimonianze dell’epoca no, era entusiasta, Stefano, avrebbe comprato una nuova imbarcazione, sarebbe andato avanti. Non lo sparemo mai. Quel campionato continuò, con il beneplacito di Ranieri: «Stefano avrebbe voluto così», disse.
Carolina impiega molto per riprendersi. Dopo la morte del marito si trasferisce in Provenza, cresce i tre figli lontani dal clamore del Principato e dal ricordo di quella tragedia. Nel 1999, il matrimonio con Ernst di Hannover, l’uomo accanto al quale la madre Grace l’avrebbe vista bene. Era tra i buoni partiti preferiti dell’ex attrice, come Carlo d’Inghilterra all’epoca della storia tra Carolina e Junot. Il desiderio di Grace si sarebbe realizzato 21 anni dopo, anche se con dinamiche ed esiti completamente diversi da quelli attesi. Con Ernst, come con Philippe, le cose non sono andate bene, nonostante, pare, siano ancora legalmente sposati, tanto che Carolina vanta ancora il titolo di Principessa di Hannover. L’amore della vita, però, è stato Stefano. Anche se la vita non ha concesso loro il lieto fine.
VanityFair