Assegnati 28 riconoscimenti per 22 trasmissioni e sei spot
«Questo è l’unico posto dove non abbiamo paura di leggere chi vince gli ascolti della serata. Che è quanto danneggia la televisione, prescription lanciata in una competizione suicida tra i canali che spinge la qualità verso il basso». È Pupi Avati che parla. E lo fa alla Camera dei Deputati, cheap nella Sala della Regina, pharmacy dove mercoledì sono stati assegnati i Premi Tv Moige, destinati ai prodotti televisivi family friendly. Programmi in onda nella fascia protetta, dalle 7 alle 22,30, quella che dovrebbe tutelare la sensibilità dei bambini e che invece trasgredisce alla mission, trovando puntuale il j’accuse del Moige, il Movimento Italiano Genitori Onlus. Alla cerimonia, insieme con la presidente Maria Rita Munizzi ed Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media, c’era anche Elisa Manna, responsabile politiche culturali Fondazione Censis, la quale ha dato conto di una recente ricerca secondo la quale non è vero che i bambini, quelli tra i 4 e i 7 anni, stanno su Internet, invece restano incollati al piccolo schermo.
Per tutelarli il Moige ha assegnato 28 premi a 22 trasmissioni e a sei spot, riconoscendo il potere-calamita della pubblicità. Ma nella guida “Un anno di zapping”, giunta all’ottava edizione e curata da una veterana della critica televisiva, Marida Caterini, sono stati analizzati 300 programmi, assegnando a ciascuno un simbolo, dal logo Premio Moige alla stella, alla faccina sorridente, a quella perplessa e infine al bidoncino del trash. È Italia Uno a guidare la classifica “spazzatura”, con quattro titoli, tra cui “2 broke girls”; segue Canale 5 con “L’Isola dei famosi”, “Pomeriggio Cinque”, “Uomini e donne” appaiata a Mtv per, tra gli altri, “Diario di una nerd superstar” 4; La7 è bocciata per “Announo”.
Ecco invece gli allori, consegnati da altrettante famiglie. Nella categoria fiction, ne vince quattro su cinque RaiUno (a ricevere le statuette c’era Giancarlo Leone). Sono “Che Dio ci aiuti 3” dell’insuperabile Elena Sofia Ricci, “Con il sole negli occhi” (diretto da Avati), “L’angelo di Sarajevo”, con Beppe Fiorello e dal libro di Franco Di Mare, “Qualunque cosa succeda”, sull’assassinio di Giorgio Ambrosoli. Nella sezione intrattenimento, oltre a “UnoMattina” e a “I dieci Comandamenti” (spiegati da Benigni), si sono piazzate La7 con Omnibus e Sky Arte con “Domus Aurea – Il sogno di Nerone”. Nel comparto Ragazzi, “Melaverde” di Canale 5 insieme a molti altri. Infine, il Premio alla Carriera: è andato a Ettore Bernabei, che ha commentato: «Il buono che ho fatto lo devo soprattutto alla Provvidenza».