Il nuovo film di George Miller, “Furiosa”, si posiziona coraggiosamente e spettacolarmente nel panorama del cinema d’autore presentato a Cannes. La decisione di inserirlo all’avvio del festival, affiancandolo ai lavori di grandi registi come Francis Ford Coppola, sembra trasmettere un messaggio preciso: qui a Cannes, cinema d’autore e intrattenimento si intrecciano in perfetta armonia. “Furiosa” si prepara a soddisfare tutte le aspettative con scene mozzafiato e inseguimenti audaci nel deserto, affermando George Miller come il “sovrano degli stuntmen” del cinema moderno.
All’interno della saga di Mad Max, iniziata nel 1979 e continuata con un nuovo capitolo di successo, “Furiosa” rappresenta il genere del “revenge movie”. La novità sta nel fatto che a vendicarsi è una donna, riflesso del senso di una generazione attuale che George Miller ha intercettato perfettamente, anche nell’elezione della protagonista. In “Fury Road”, Charlize Theron vestiva i panni di Furiosa. In questo nuovo episodio, la trama effettua un salto indietro nel tempo pur restando nella desolata e post-atomica zona deserta. Il film emerge come un avvertimento sui pericoli che corrono il futuro del nostro pianeta. La vicenda segue il percorso di Furiosa, rapita da un gruppo di motociclisti e costretta a vivere come schiava del crudele Signore della Guerra Dementus.
Nonostante le avversità, si erge a valorosa combattente, pronta a sfidare ogni tiranno sul suo cammino. George Miller ha rivelato che il personaggio di Furiosa trae ispirazione da una storia relativa a una cavalla zoppicante raccontatagli da un amico durante la realizzazione di “Fury Road”. Il nome stesso, che in italiano significa “fiera”, ha influenzato la creazione della narrazione. La sceneggiatura del film è stata ideata nel 2015 ma è andata avanti solo dopo aver trovato l’attrice ideale per i prequel. Anya Taylor-Joy è stata selezionata per la sua capacità di mostrare insieme ferocia e dolcezza, elemento che ha persuaso Miller e il suo co-produttore a realizzare il progetto. Così, la saga di Mad Max continua ad essere un’ossessione per George Miller, rappresentando per lui una fonte inesauribile di ispirazione e creatività.