L’attore dirigerà e sarà protagonista del terzo film della saga, a distanza di 53 anni dal primo. Via alle riprese in estate
A 83 anni Terence Hill si appresta a tornare a indossare speroni e pistole per interpretare il mitico Trinità, “la mano destra del diavolo”.
Sarà il terzo film della saga, a distanza di 53 anni dal primo, con protagonista il mito degli spaghetti western in salsa di commedia, dopo “Lo chiamavano Trinità…” e “…continuavano a chiamarlo Trinità”. Questa volta mancherà il fratello cinematografico e grande compagno di set Bud Spencer, morto nel 2016 a 86 anni.
Il nuovo film
In un’intervista al Corriere, Terence Hill, all’anagrafe Mario Girotti, ha raccontato che in estate inizierà a girare in Abruzzo “Trinità, la suora e la Pistola”, ispirato a una storia vera in cui introduce anche un personaggio storico, Billy The Kid (la Pistola). E sarà anche regista. Un film dal sapore antico, in cui l’attore decide di ritornare nel ruolo che gli ha dato fama e successo.
Ritorno al western
Al Corriere, Terence Hill ha raccontato: “Dico la verità: non volevo più girare un western. Pensavo fosse inutile, di aver già fatto tutto e che non avrei potuto fare di meglio. Poi però ho trovato un libro con la storia vera di una suora italiana che è emigrata a fine Ottocento in America dall’entroterra ligure con la sua famiglia contadina e poverissima. Da Cincinnati, sola, ha deciso di andare nel West”.
L’addio a Don Matteo
Nel 2021 dopo oltre 250 episodi e oltre 20 anni dalla messa in onda della prima puntata, Terence Hill ha girato la sua ultima scena di “Don Matteo”, una delle più longeve serie tv italiane. E in un’intervista a Sorrisi e Canzoni, il produttore Luca Bernabei aveva svelato che insieme all’attore avrebbero girato presto un western, notizia che ha riacceso i cuori dei fan dei cult della coppia Terence Hill-Bud Spencer.
I 50 anni di “Lo chiamavano Trinità…”
A dicembre 2020 ha compiuto 50 anni “Lo chiamavano Trinità…”, lo spaghetti western diretto da E.B. Clucher con Bud Spencer e Terence Hill. Sorta di parodia del genere, con le scene di scazzottate e i siparietti comici mischiati alle classiche ambientazioni western, sarebbe diventato un “classico” del nostro cinema facendo diventare la coppia una delle più amate di sempre. Per Spencer e Hill non si trattava del debutto, i due avevano già girato due spaghetti western più tradizionali: “Dio perdona… io no!” nel 1967 e “I quattro dell’Ave Maria” nel 1968, entrambi diretti da Giuseppe Colizzi. Ma è con Trinità che la loro carriera svolta.