Pechino Express 2022: la carica di Natasha Stefanenko e il colpo basso degli Scienziati

Pechino Express 2022: la carica di Natasha Stefanenko e il colpo basso degli Scienziati

La seconda puntata dell’adventure game di Sky vede l’eliminazione degli Atletici, la mossa falsa degli Scienziati e l’exploit di Natasha Stefanenko e di sua figlia Sasha Sabbioni

Quando l’abbiamo vista tirare fuori dallo zaino una t-shirt con su scritta una frase in turco per chiedere ospitalità ai nativi sapevamo che Natasha Stefanenko sarebbe stata la rivelazione di Pechino Express, ma non immaginavamo fino a che punto. In appena due puntate, la coppia di Mamma e Figlia, formata da Stefanenko e Sasha Sabbioni, è la quota Enzo Miccio della Rotta dei Sultani: forti, determinate, instancabili, con un vigore capace di fare invidia a una mandria di buoi muschiati, le due donne, angeli biondi dagli occhi di ghiaccio, sembrano avere incorporate dentro di sé un paio di quelle batterie dalla durata illimitata che si vedono nelle pubblicità. Dopo aver visto Sasha precipitare dentro a un burrone e rialzarsi un attimo dopo per portare a termine la prova immunità senza lamentarsi neanche per un momento, non avevamo dubbi che le due ci avrebbero stupito anche alla seconda tappa, e così è stato. Per la seconda volta consecutiva, infatti, Stefania e Sasha riescono non solo a portarsi a casa la prova dei gamberi e delle barche battendo facilmente i Pazzeschi e i Fidanzatini, ma anche a godersi il benefit che sta facendo leggermente imbufalire gli altri viaggiatori di Pechino Express, ormai convinti che Madre e Figlia gareggino in un altro campionato.

Mentre le due osservano l’alba della Turchia a bordo di una mongolfiera dai mille colori, gli altri avventurieri continuano a barcamenarsi tra passaggi e pernottamenti scoprendo che la competizione è in grado di far uscire il peggio di loro. Ne sanno qualcosa gli Scienziati Barbascura X e Andrea Boscherini, che in una sola puntata mettono a segno due colpi bassi davvero spiacevoli sia da vivere che da guardare. Il primo ai danni degli Atletici Alex Schwazer e Bruno Fabbri e il secondo ai danni di Italia-Brasile Nikita Pelizon e Helena Prestes. In entrambi i casi l’oggetto del contendere è un foglietto con su scritta l’indicazione per la prossima tappa. Nel caso degli Atletici, avendo smarrito il cartiglio, Schwazer, intercettati gli Scienziati, chiede loro se possono gentilmente comunicagli il nome della destinazione, ma i due si rifiutano, spiegando al marciatore che gli diranno la meta solo quando troveranno un passaggio. Un atteggiamento che manda su tutte le furie Bruno, ma che non è niente in confronto a quello che gli Scienziati combinano alle Italia-Brasile. In questo caso, i ruoli sono invertiti: sono Barbascura e Andrea ad aver perso il foglietto e, per ovviare al problema, decidono di rubarlo a Helena mettendo le ragazze in grave difficoltà.

Non è la prima volta che qualcuno a Pechino Express si lascia andare a qualche scorrettezza pur di avvicinarsi al traguardo – pensiamo ai Compositori Achille Lauro e Boss Doms e al passo falso contro le Caporali Jill Cooper e Antonella Elia -, tuttavia sarebbe bello vedere uno spirito più sportivo e di comunione tra le coppie. Come Italia-Brasile che caricano gli Sciacalli a bordo della loro stessa vettura per condividere un pezzo di strada insieme, godendosi il viaggio e senza preoccuparsi troppo dell’ordine di arrivo. A volte, però, il destino è buffo e capita, così, che la coppia che si era tanto disperata per aver risolto per ultima il rebus della primissima prova arrivi prima: parliamo proprio di Italia-Brasile che, al momento della scelta di chi eliminare tra gli Atletici e gli Indipendenti, decidono di fare fuori Schwazer e Fabbri, costretti ad abbandonare Pechino Express alla seconda tappa visto il verdetto della busta nera custodito dal principio dai Pazzeschi e consegnato dalle mani di un Costantino Della Gherardesca in grandissima forma. Un vero peccato, soprattutto perché i due sembravano aver finalmente trovato il modo giusto di affrontare Pechino, senza contare che Alex sembrava avere ancora molto da dare.

vanityfair.it

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