Dal 2014, Maria Teresa Turrion Borrallo è entrata a Kensington Palace per occuparsi di baby George prima, e poi degli altri figli dei duchi di Cambridge. Che per lei fin da subito hanno chiesto il massimo rispetto della privacy sua e soprattutto del suo lavoro. Però qualcosa è trapelato…
I duchi di Cambridge sono noti per essere genitori molto attenti e molto presenti nella vita dei loro figli. Dall’accompagnarli a scuola, al sedersi a tavola per mangiare insieme, fino al dirimere i bisticci tra fratelli, Kate Middleton e William non delegano (quasi) mai al loro ruolo. Però gli impegni da Senior Royals spesso li trattengono fuori casa e li costringono ad affidare i bambini alle tate. A una in particolare, Maria Teresa Turrion Borrallo che è con loro da quando Baby George aveva appena otto mesi.
Formatasi nel prestigioso Norland College di Bath, che fu fondato nel 1892 dalla pedagogista Emily Ward ed è riconosciuta come la più accreditata scuola di formazione per tate professioniste, Borrallo è una delle tante ex allieve del Norland assunte nelle magioni più aristocratiche d’Inghilterra per prendersi cura dei piccoli rampolli.
In quella scuola le studentesse – che poi sul lavoro indosseranno sempre una specifica e «iconica uniforme che da 129 anni è simbolo di tradizione e qualità» – imparano tutto quello che è necessario per crescere un bambino dell’alta società nel modo più adeguato. Ma dato che potrebbero andare a occuparsi anche di membri di famiglie reali le tate vengono addestrate anche ad attività che non ti aspetteresti da Mary Poppins. Per esempio, rivela l’esperta Victoria Murphy su Abc News, «devono fare corsi di guida sicura ed essere preparate ad affrontare problemi di sicurezza. Imparano arti marziali, per poter difendere i bambini da potenziali rapitori, e manovre per sfuggire ai paparazzi: crescere piccoli reali è impegnativo e necessita di una dura preparazione»
E a Maria – come la chiamano a Kensington Palace – sono capitati i bambini decisamente più in vista. Quando fu assunta nel 2014, i Cambridge rilasciarono immediatamente un comunicato: «Come dipendente della Casa Reale chiediamo che la privacy di Maria, della sua famiglia e dei suoi amici sia sempre rispettata. Non intendiamo fornire alcun dettaglio su di lei o sul suo lavoro, a parte dichiarare ufficialmente che il Duca e la Duchessa sono molto felici che lei abbia scelto di unirsi a loro».
Qualcosa però del suo lavoro è trapelato. Per esempio che Maria non è la prima tata scelta da Kate Middleton. Prima di lei i Cambridge avevano richiamato Jessie Webb, che si era occupata di William e Harry quando erano bambini, e alla quale il Duca è ancora molto affezionato. La signora Webb, pur avendo 72 anni ed essendo già in pensione, aveva accettato l’offerta per aiutare i neogenitori con il loro primo figlio nei primi mesi, ma dopo averli per così dire «avviati», una volta assunta la tata definitiva, li ha salutati per tornare al meritato riposo.
Altra curiosità che non è rimasta chiusa tra le mura di Kensington Palace è che i piccoli Cambridge non vengono mai chiamati complessivamente «i bambini», ma sempre George, Charlotte e Louis, con il loro nome proprio, presumibilmente seguito dal titolo. Per le tate che escono dal Norland College infatti la parola Kids, bambini, è tabù. «È una parola proibita», spiega Louise Heren, che dopo aver trascorso un anno al Norland College, per documentarsi, ha scritto il libro Nanny in a Book, «Alle aspiranti tate è insegnato che non dovranno mai pronunciarla sul lavoro, per rispetto all’individualità di ogni singolo bambino». La regola della scuola è ferrea, e viene applicata a maggior ragione quando si tratta dell’erede al trono e dei suoi fratelli.
Per garantire ai genitori che i bambini (noi invece ci concediamo di chiamarli così) – di William e Kate e delle altre famiglie dell’alta società – siano seguiti da persone sempre centrate e in salute, la Norland assicura anche assistenza psicologica 24/7 alle allieve e alle ex allieve. Assistenza che viene fornita in piena sicurezza e anonimato. E su Kate, che ha molto a cuore la causa della salute mentale (dei bambini, ma inevitabilmente anche degli adulti che hanno a che fare con loro) questa caratteristica della scuola ha sicuramente avuto influenza nella scelta della tata dei suoi figli.
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