“Mai più trasmessi”: su Rai Storia tornano i programmi dimenticati della Rai

“Mai più trasmessi”: su Rai Storia tornano i programmi dimenticati della Rai

Un viaggio nella televisione del passato con Simona Vanni

Mercoledì 19 febbraio, alle 21:10 su Rai Storia, debutta “Mai più trasmessi”, il nuovo programma di Rai Cultura che riporta alla luce trasmissioni dimenticate della Rai, grazie a un meticoloso lavoro di ricerca e digitalizzazione. Con il commento di Simona Vanni, la trasmissione mostrerà materiali d’archivio raramente rivisti, veri e propri pezzi unici della storia televisiva italiana.

“Biglietto d’invito”: dal 1957 al 1959, un viaggio nei luoghi della cultura

Nella puntata d’esordio, “Mai più trasmessi” ripropone due filmati tratti dalla storica rubrica “Biglietto d’invito”, andata in onda alla fine degli anni ‘50. Il programma, nato nel 1957, permetteva ai telecronisti Rai di esplorare e raccontare i luoghi della cultura italiana, offrendo al pubblico un punto di vista esclusivo su istituzioni, teatri e musei.

Il primo filmato, datato 1957, ci porta nella Discoteca di Stato, che conserva il patrimonio sonoro italiano, guidati dal giornalista Vittorio Di Giacomo, noto per la sua collaborazione con grandi firme del giornalismo come Emilio Ravél e Gianni Bisiach.

Il secondo documento d’archivio è del 1959 e racconta il Teatro Piccolo di Milano, il primo Teatro Stabile d’Italia. Qui, il giornalista Carlo Mazzarella riesce a intervistare Giorgio Strehler, regalando agli spettatori un momento unico di storia teatrale.

Un progetto per riscoprire la TV del passato

Attraverso questi materiali, “Mai più trasmessi” mostra come le trasmissioni televisive del passato non siano solo testimonianze culturali, ma anche istantanee preziose della società e del linguaggio televisivo di un’epoca. Un’occasione imperdibile per gli appassionati di storia della televisione.

 

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