
Un cammeo perfetto che ironizza sugli stereotipi degli anni ‘90
Il videoclip di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi si trasforma in una piccola perla di comicità toscana, grazie alla partecipazione straordinaria di Massimo Ceccherini e Leonardo Pieraccioni. Il risultato è un corto cinematografico di sei minuti, che gioca con gli stereotipi della media borghesia italiana degli anni ‘90, regalando momenti di puro divertimento.
La trama: un esorcismo improbabile
Nel video, Massimo Ceccherini interpreta il padre di Carletto, un ragazzino ribelle e disastroso a scuola, mentre Leonardo Pieraccioni veste i panni di padre Mario, il prete del paese, chiamato d’urgenza a casa per un esorcismo.
Dopo aver ricevuto la pagella disastrosa, Carletto viene spedito a letto senza cena. Ma dalla sua stanza iniziano a provenire rumori infernali: la musica di Lucio Corsi, che compare magicamente nella cameretta, fa scatenare il bambino in un delirio rock.
I genitori, terrorizzati, chiamano padre Mario, che arriva armato di crocefisso e statua di Biancaneve (usata come ariete). Dopo una serie di tentativi comici, la porta si apre: Carletto dorme tranquillamente, mentre Lucio è sparito lasciando solo la sua chitarra sporgente da sotto il letto. “Missione compiuta, sono 500 mila lire”, esclama il prete.
Un viaggio nella nostalgia anni ‘90
La regia, curata da Tommaso Ottomano (chitarrista e storico collaboratore di Lucio Corsi), riesce a ricreare con grande cura l’atmosfera delle famiglie italiane degli anni ‘90. Ogni dettaglio – dai vestiti agli arredi, dal telefono con filo ai poster in cameretta – è un omaggio ironico a quell’epoca.
Lucio Corsi, nel videoclip, appare con lo stesso look iconico sfoggiato a Sanremo 2025, caratterizzato dalle spalline rinforzate con sacchetti di patatine.
Il video, prodotto da Borotalco, si conclude con un ringraziamento speciale a Pieraccioni e Ceccherini, per la loro amichevole partecipazione, che rende la clip un piccolo capolavoro di comicità e nostalgia.