“Oppenheimer“, l’epico film di Christopher Nolan che narra la storia del padre della creazione della bomba atomica, ha ottenuto un trionfo ai Bafta 2024, i massimi premi del cinema anglosassone, rappresentando un’indicazione cruciale verso gli Oscar. Il ritratto di Nolan del genio scientifico tormentato dalla sua creazione ha conquistato sette statuette, iniziando con il premio come miglior film e continuando con le categorie di miglior regista, miglior attore (Cillian Murphy) e miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.). Emma Stone è stata premiata come miglior attrice per il film “Povere Creature!” di Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’oro a Venezia. Jonathan Glazer ha ottenuto riconoscimenti per “The Zone of Interest” come miglior film inglese e miglior film in lingua non inglese. “20 giorni a Maryupol” è stato premiato come miglior documentario, mentre “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki ha ricevuto il riconoscimento per l’animazione.
La serata di “Oppenheimer” è stata definita da Nolan come conclusasi con una nota di disperazione drammaticamente necessaria. Nel suo discorso di accettazione, Nolan ha sottolineato la necessità di ridurre il numero di armi nucleari nel mondo, riconoscendo gli sforzi di persone e organizzazioni che combattono per la pace.
A meno di un mese dagli Oscar, “Oppenheimer”, con 13 candidature, ha conquistato il premio più prestigioso come miglior film alla Royal Hall di Londra, superando altri film di rilievo come “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, “The Holdovers” di Alexander Payne, “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese e “Povere Creature!” di Yorgos Lanthimos.
Nonostante il successo internazionale del film, Christopher Nolan non aveva mai vinto un Bafta come miglior regista prima di questa edizione. Cillian Murphy, nel suo primo Bafta, ha ringraziato Nolan per aver visto in lui qualcosa che probabilmente lui stesso non aveva notato, mentre per Robert Downey Jr. è il secondo premio dopo 31 anni dalla sua interpretazione di Charlie Chaplin.
Alcuni film, come “Barbie” di Greta Gerwig e “Maestro” di Bradley Cooper, hanno ricevuto numerose nomination ma sono rimasti a mani vuote ai Bafta, segnando una delusione per entrambi.
Il documentario “20 Days in Mariupol” sulla guerra in Ucraina, prodotto dall’Associated Press e da Frontline della Pbs, è stato premiato come miglior documentario. Il regista ucraino Mstyslav Chernov ha ringraziato per il supporto, affermando che la storia di Mariupol è un simbolo di lotta e fede, e ha esortato a continuare la lotta.