Il “Castello delle Cerimonie“, noto programma televisivo, è stato confiscato per abuso edilizio dopo la sentenza della Corte di Cassazione. La struttura, conosciuta anche come “La Sonrisa“, è di proprietà della famiglia Polese, e la confisca solleva preoccupazioni per il futuro di oltre 200 famiglie, tra lavoratori stagionali, fissi e quelli dell’indotto.
La famiglia Polese sta valutando il ricorso alla Corte di Strasburgo, ma nel frattempo, a Sant’Antonio Abate, crescono i timori per il destino dei lavoratori e dei clienti che avevano prenotato la location per i loro ricevimenti.
Attualmente, sono due le opzioni sul tavolo per l’amministrazione comunale: demolire La Sonrisa o utilizzarla solo a scopi di pubblica utilità. L’ipotesi dell’abbattimento appare improbabile, e la struttura potrebbe essere ceduta a terzi per una riconversione.
Per ora, l’attività continua sotto la gestione della famiglia Polese, affidata loro dal tribunale per garantire la continuità occupazionale. Tuttavia, con il passaggio di proprietà al comune, il futuro della struttura è incerto. La sindaca Ilaria Abagnale ha dichiarato di voler procedere in stretto raccordo con le istituzioni e che il prossimo passo sarà un incontro con il prefetto e i vertici della procura.
La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la confisca de La Sonrisa per abusivismo edilizio, con evidenze di abusi iniziati alla fine degli anni Settanta. La famiglia Polese sta valutando il ricorso alla Corte di Strasburgo.